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Cronaca

Locali e 'ndrangheta: annullati i sequestri di marzo

Tra i locali sequestrati c'erano il bar Caldana di piazza Leopoldo e il Barco di via Baracca, che però rimane sotto sequestro per bancarotta

Il Tribunale del Riesame di Firenze ha annullato i sequestri di locali e ristoranti disposti dal Gip di Firenze su richiesta della Procura ed eseguiti lo scorso 2 marzo 2016, nell'ambito dell'operazione cosiddetta 'Becco d'Oca', dal nome di uno dei locali coinvolti.

I sequestri, a seguito dell'accusa che ipotizza forti guadagni ottenuti in nero e poi reinvestiti, con operazioni di riciclaggio, in bar, pizzerie e ristoranti, avevano riguardato complessivamente 9 società, 3 bar-pasticcerie, 1 ristorante-pizzeria, 7 appartamenti, 5 fra auto e moto e oltre 40 conti correnti.

Tra i locali finiti sotto sequestro c'erano il bar pasticceria Caldana di piazza Leopoldo e il bar Il Barco di via Baracca a Firenze e il bar Becco D'Oca a Prato. I sequestri, come detto, sono stati tutti annullati dal Tribunale del Riesame, ad eccezione di quello che riguarda il bar Il Barco, che rimane sequestrato nell'ambito della parallela indagine per bacarotta.

"Il nostro assistito Giuseppe Iuzzolino è stato ripetutamente associato alla 'mafia calabrese', quando in atti non vi sono elementi che lascino presumere collegamenti, con gravi danni d'immagine", sottolineano Francesco Vignali e Roberto d'Ippolito, gli avvocati dell'uomo finito al centro dell'inchiesta. Come detto il bar Il Barco rimane comunque sotto sequestro: per la bancarotta di questo bar Iuzzolino era stato messo agli arresti domiciliari.

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