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Cronaca Sesto Fiorentino

Sesto Fiorentino: oltre 2mila alla manifestazione per la Richard Ginori

Oltre 2mila manifestazione hanno partecipato al corteo in sostegno della storica azienda di poercellane dichiarata fallita il 7 gennaio scorso. Numerosi gli esponenti politici

Una grande fiaccolata si è svolta ieri pomeriggio a Sesto Fiorentino in sostegno della Richard Ginori, la storica azienda di porcellane dichiarata fallita dal tribunale di Firenze il 7 gennaio scorso. Oltre 2mila manifestanti hanno partecipato al corteo, organizzato dai sindacati confederali, partito dal centro cittadino giunto fino alla fabbrica dell’azienda.
 Al corteo hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, dei partiti politici, del mondo dell'associazionismo, decine di lavoratori dell'azienda e tanti cittadini di Sesto che chiedono il salvataggio e il rilancio dell'azienda simbolo della città.

"Dopo stasera - ha dichiarato il sindaco di Sesto, Gianni Gianassi - ci metteremo subito al lavoro con i sindacati e le istituzioni per far rimanere la Ginori a Sesto, la storia dell'artigianato e della porcellana, e della città". Attualmente l'azienda si trova in una fase di esercizio provvisorio: il curatore fallimentare Andrea Spignoli ha assicurato che in meno di tre mesi sarà lanciato un nuovo bando di gara al fine di trovare un acquirente per la Richard Ginori.

POLITICA - Fra i rappresentanti istituzionali, oltre a Gianassi, hanno manifestato il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, l'assessore regionale Gianfranco Simoncini, i rappresentanti dei Comuni di Campi Bisenzio, Calenzano e Signa. Molti gli esponenti del Pd: fra loro la capolista toscana al Senato Valeria Fedeli e il segretario metropolitano Patrizio Mecacci. In piazza anche il coordinatore provinciale Pdl, Nicola Nascosti, e i candidati di Sel (fra cui Renzo Ulivieri) che nei giorni scorsi avevano visitato la fabbrica occupata. Il mondo cattolico era rappresentato da don Giovanni Momigli, direttore dell'ufficio pastorale sociale e lavoro della Diocesi di Firenze, e dal direttore della Caritas fiorentina Alessandro Martini. Presente anche Stefano Bassi, presidente di Legacoop Toscana. Numerosi i rappresentanti dei lavoratori delle aziende della provincia come Eli Lilly, Seves, Manetti & Roberts, Agile/Eutelia, Esaote, Sammontana.

Secondo Barducci, sestese di nascita ed ex sindaco, le istituzioni ora devono "facilitare l'incontro e la disponibilità di soggetti imprenditoriali veri, che siano interessati all'acquisizione di un marchio e di una attività produttiva che nonostante tutto mantiene un'importanza significativa, e per questo bisogna che il nuovo bando "faciliti l'avvicinamento di altri soggetti industriali" fra i quali emerga "quello che metterà in campo le migliori condizioni per mantenere la fabbrica e il marchio a Sesto, e salvaguardare il più possibile l'occupazione".

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