rotate-mobile
Cronaca Centro Storico

Battistero e sponsor su monumenti, a Firenze la guerra degli spot

Due milioni la spesa per la pulitura del Battistero che aspetta il Papa nel 2015

Mezzo milione il potenziale incasso pubblicitario che avrebbe aiutato il completamento del restauro. Il Comune di Firenze ha posto il veto.
Due le proposte pubblicitarie sino ad ora cassate da Palazzo Vecchio per Expo 2015 e poi la mostra Equilibrium del Museo Ferragamo: la prima per il ritardo nella risposta favorevole giunta tardivamente, la seconda per quel prolungato silenzio che ha portato Lucchesi alla ‘sollecitazione’ che ha creato il caso

"Uso sostenibile del nostro patrimonio culturale” è quanto dice il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a proposito del Battistero di Firenze, dopo che l'Opera del Duomo si è vista negare dal Comune la possibilità di affiggere cartelloni pubblicitari sui ponteggi montati per la pulizia del monumento.
“Diciamo no alla mercificazione ad ogni costo – sottolinea Nardella all’Agenzia Dire - che porterebbe orologi, automobili o indumenti su questo monumento, meglio invece aprire a formule di buonsenso per reperire risorse che servono al restauro dei nostri tesori. Siamo pronti a studiare forme diverse e quindi non siamo contrari a prescindere sul trovare risorse economiche, anche con la pubblicità, per dare una mano all'Opera del Duomo nel restaurare il Battistero. Ma lo vogliamo fare senza arrivare ad una banale mercificazione dei monumenti, soprattutto quando questi monumenti sono anche dei luoghi di culto. Lo dico da sindaco ma anche da fiorentino e da credente. E il Battistero è un vero e proprio simbolo di Firenze, non solo in quanto luogo di culto, ma anche perché è riconosciuto da fiorentini come fonte battesimale per eccellenza, con una valenza spirituale al di sopra di ogni altro monumento".

“Non possiamo che essere spiacevolmente sorpresi nel constatare che, per il Comune, l’Opera non offre garanzie per la salvaguardia di monumenti che da secoli sono tutelati proprio dall’Opera e che sono oggi oggetto di una imponente campagna di restauro tutta a carico dell’Opera stessa” così il Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, l’avv. Franco Lucchesi che poi precisa: “Sono dispiaciuto nell’apprendere dalla stampa che il Sindaco Nardella si è infuriato e ne sono anche meravigliato. Avevamo avuto inizialmente solo la richiesta di prestare molta attenzione alle proposte pubblicitarie che sarebbero state avanzate, ma non ci era stata prefigurata alcuna obiezione di fondo se non il rispetto del regolamento vigente: cosa che l’Opera ha puntualmente fatto, anche pretendendo che ogni avviso pubblicitario, prima di essere inoltrato al Comune, ricevesse il nulla osta da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Opera stessa. Un Consiglio nel quale siedono, fra gli altri, anche un ex soprintendente ed un docente universitario di restauro dei monumenti, entrambi ben noti per serietà e rigore nel rispetto delle bellezze della città.

Il rischio adesso è che senza risorse il lavoro possa restare incompiuto con alcune facciate pulite ed altre no.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Battistero e sponsor su monumenti, a Firenze la guerra degli spot

FirenzeToday è in caricamento