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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Replica articolo relativo sciopero lavoratori delle pulizie Nuovo Pignone

Replica alle affermazioni dell'organizzazione sindacale USB

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

La Società Vivaldi & Cardino S.p.A. opera nel settore delle pulizie civili ed industriali ininterrottamente da quasi sessant’anni, ha sempre mantenuto corrette relazioni sindacali e ritiene, per le ragioni di seguito illustrate, infondate e non corrispondenti al vero le affermazioni, riportate nell’articolo pubblicato nella giornata di ieri 19 giugno c.a., dai rappresentanti della USB. La Vivaldi & Cardino S.p.A., relativamente alla costituzione delle Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA) applica l’art.19 L. n. 300/1970, per il quale RSA possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori nell’ambito delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell’unità produttiva, ipotesi che non consente ad USB di costituire RSA. USB infatti non è firmataria del Contatto Collettivo Nazionale del Lavoro applicato da Vivaldi & Cardino S.p.A. ai propri dipendenti, e non risulta neppure avere fatto parte o, comunque, partecipato alla stesura della piattaforma di rinnovo contrattuale, né avere fatto parte della delegazione trattante l’ultimo rinnovo del CCNL del settore. Ciò premesso, va chiarito come nell’ordinamento italiano non sussista alcun obbligo per l’imprenditore di trattare con tutte le organizzazioni sindacali. In ogni caso, Vivaldi & Cardino S.p.A. non ha mai impedito in alcun modo il libero compimento di attività sindacale da parte di USB in nessuno dei propri cantieri e siti di lavoro, come dimostra l’attività di proselitismo liberamente svolta da USB all’interno dell’appalto Nuovo Pignone ed il fatto stesso della proclamazione dello stato di agitazione e sciopero, atto tipico della libertà di azione sindacale. Nel merito viene falsamente affermato, che in occasione di un prossimo incontro con le Organizzazioni Sindacali Confederali, che peraltro complessivamente superano ampiamente gli iscritti di USB, si parlerà di tagli delle ore di lavoro o di possibili licenziamenti, assolutamente non all’ordine del giorno. Relativamente ad eventuali trasferimenti di lavoratori presso altri Clienti, ad oggi né disposti né nell’immediata previsione, gli stessi sono del tutto legittimi, poiché la mobilità è un aspetto tipico, disciplinato dal vigente Contatto Collettivo Nazionale del Lavoro, specie se attuati nell’ambito della stessa città.

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