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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Referendum, D'Alema: “I giovani votano 'No', per il 'Sì' banche e Confindustria”

L'ex presidente del consiglio all'Obihall: "Renzi non può difendere un testo indifendibile, quindi parla per slogan"

A pochi giorni dalla Leopolda 7, Massimo D'Alema risponde dall'Obihall alle critiche di  Matteo Renzi. L'occasione, ieri sera, giovedì 10 novembre, è l'incontro organizzato dal comitato 'Scelgo No'.

“Il fronte del 'Sì' non è in grado di difendere il testo della riforma, confuso, dannoso e sbagliato. Un confronto nel merito non è possibile, quindi parlano per slogan”, dice l'ex presidente del consiglio, che prende la parola dopo gli interventi del costituzionalista Stefano Grassi, del presidente emerito della Corte Costituzionale Ugo De Siervo e dello storico dell'arte Tomaso Montanari.

“Renzi ci accusa di 'difendere le poltrone', ma io la poltrona da parlamentare l'ho lasciata, scegliendo di non ricandidarmi, quando segretario era ancora Bersani. E da presidente del consiglio mi dimisi dopo una sconfitta alle regionali minore della batosta che ha preso il Pd alle ultime comunali”, prosegue D'Alema.

Le critiche di Renzi, alla Leopolda (come in tanti altri comizi pubblici), erano più per i suoi avversari 'interni' che per esponenti di altri fronti politici. E D'Alema risponde, pur premettendo “che io non voglio sfidare nessuno” e “sdrammatizzando” i cori 'fuori, fuori' della Leopolda. “Mi risulta che non fossero in tanti a dirlo, ed io ero fuori davvero, ero in Israele”.

Quanto alla contrapposizione tra 'giovani' e 'vecchi', evocata spesso dall'attuale presidente del consiglio, “è una contrapposizione artificiosa - dice D'Alema -. Il 'Sì' prevale tra gli elettori anziani, mentre tra i giovani il 'No' prevale in maniera schiacciante, quindi Renzi in realtà parla a nome di una gioventù che non rappresenta”.

Per D'Alema sono altri i poteri rappresentati dall'ex sindaco di Firenze. “La Confindustria, le grandi banche, la finanza internazionale: sono tutti per il 'Sì', per il quale invece non vedo una mobilitazione popolare", prosegue D'Alema, che invita il 'popolo del No' ad “andare avanti con serenità ma fino in fondo, per fermare un testo che riduce il potere delle autonomie e delle Regioni, restringe gli spazi della partecipazione popolare, crea un Senato 'dopolavoristico' e dalle funzioni non chiare".

“Come convincere un elettore dubbioso a votare 'No'? Basta mostrargli il nuovo aritoclo 70 - conclude ironicamente D'Alema -. Di fronte ad un testo scritto così male anche i più dubbiosi si convincono”.

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