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Cronaca

Referendum giustizia, gli avvocati fiorentini: "Andate a votare"

L’Ordine di Firenze aderisce all’appello del Consiglio nazionale Forense: “Serve una giustizia più efficiente, più equa e più giusta”

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze raccoglie l’invito della presidente del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi, a recarsi alle urne, domenica 12 giugno, per votare i 5 quesiti referendari sulla Giustizia.

Il Consiglio dell’Ordine di Firenze condivide e rilancia le parole della Presidente Masi sull’importanza del voto “per garantire maggiormente i diritti individuali attraverso una maggiore tutela anche dagli eccessi delle pubbliche autorità, una maggiore garanzia delle istanze individuali attraverso una giustizia più efficiente, più equa e più giusta”.

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“I quesiti referendari contribuiscono a focalizzare l’attenzione sulla necessità di un giusto processo, di un maggiore equilibrio dei procedimenti giudiziari e di un maggiore equilibrio nell’ordinamento giudiziario, ma soprattutto, di un maggiore equilibrio nel rapporto tra funzioni e poteri” sottolinea la Presidente del Cnf Masi.

Referendum: come si vota e quando. I 5 quesiti sulla giustizia

Come funziona il quorum e il ritiro delle schede: ecco come funziona

Lunedì 12 giugno, oltre che per le elezioni comunali, gli italiani saranno chiamati al voto anche per i quesiti referendari ammessi dalla Corte Costituzionale sul tema della giustizia.

L’orario delle votazioni per i referendum del 12 giugno 2022 va dalle ore 7 alle 23.

Quali sono i quesiti

Sono cinque i quesiti ammessi dalla Corte Costituzionale per i referendum del 12 giugno 2022. Ecco quali sono:

1. Incandidabilità dopo la condanna – Chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi.

2. Custodia cautelare durante le indagini – Chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo.

3. Separazione delle carriere – Chiede di impedire ai magistrati durante la sua carriera di passare dal ruolo di giudice (che appunto giudica in un procedimento) a quello di pubblico ministero (coordina le indagini e sostiene la parte accusatoria) e viceversa.

4. Valutazione degli avvocati sui magistrati – Chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità.

5. Riforma Csm – Chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura.

Come funziona il quorum

Il 12 giugno 2022 si vota per un referendum abrogativo di parti di leggi. Per questo ciascun referendum sarà valido solo se alle urne si presenterà almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto.

Le schede: come si vota

Ai cittadini saranno consegnate cinque schede sulle quali saranno scritti i quesiti. Basterà apporre una X sul “Sì” per chiedere di abrogare la legge, o sul “No” perché resti tutto come adesso.

Gli elettori avranno la possibilità anche di prendere solo alcune delle schede, rifiutandone alcune. In quel caso l'elettore non concorrerà al raggiungimento del quorum per il quesito referendario sul quale si è deciso di non ritirare la scheda.

Naturalmente l'elettore potrà, nei comuni in cui si vota per le amministrative, anche votare solo per le comunali, o solo per i referendum (o parte di essi).

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