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Cronaca

Uffizi: battaglia sul record di visitatori

Botta e risposta tra rappresentanza sindacale unitaria e direzione

Da maggio a giugno le Gallerie degli Uffizi hanno registrato un aumento di visitatori del 43% con le presenze registrate al termine del mese a quota 146.818. Anche l’apertura serale del weekend, per la Notte dei Musei, ha ottenuto un buon riscontro con 1562 visitatori che non si sono lasciati sfuggire l’opportunità di ammirare i capolavori custoditi in Galleria.

C'è però chi non ci sta. Infatti, dopo la diffusione dei dati, la rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) di Opera Laboratori ha diffuso una nota: “Esprimiamo stupore dopo aver letto sulla stampa di un giugno da record per Le Gallerie degli Uffizi quando la realtà che viviamo quotidianamente nei musei è ben differente". “L'unico confronto che andrebbe fatto per capire gli effetti ancora pesanti della pandemia e cercare tutti insieme come scongiurarne ricadute occupazionali, sarebbe paragonare i dati attuali con il mese di giugno 2019, ma capiamo bene che scoprire una flessione attuale del 70% sarebbe meno trionfalistico e indurrebbe tutti a maggior cautela e soprattutto a riflessioni più serie”. “Le percentuali di crescita relativa messe così in risalto dalla Direzione delle Gallerie degli Uffizi, a nostro avviso, sono fuori luogo perché rischiano di distogliere l'attenzione dalla crisi del settore del turismo culturale che invece a Firenze si fa ancora sentire pesantemente”.

"Ci preoccupano da mesi il silenzio delle Direzioni museali e del Ministero della Cultura sul mancato arrivo dei ristori alla nostra azienda e i ritardi nel pagamento della cassa integrazione ai lavoratori. Ma soprattutto siamo preoccupati per l’elevato numero di lavoratrici e lavoratori ancora costretti a casa dall’assenza di lavoro, una situazione che sta diventando sempre più insostenibile”. La preoccupazione dei sindacati è per i 300 lavoratori che gestiscono in appalto i servizi museali non solo degli Uffizi, ma anche di Accademia, Bargello e Museo di San Marco visto che al momento sarebbe impiegata solo metà della forza lavoro e questo fa temere alla luce del termine del blocco dei licenziamenti. 
 
A stretto giro non si è fatta attendere la replica della direzione. "Le Gallerie degli Uffizi sentono il dovere di correggere alcune affermazioni contenute nel comunicato pubblicato in data odierna dalla Rsu di Opera Laboratori. La nota sulle presenze di giugno in museo è infatti stata redatta e concordata con la società, la quale, in quanto concessionaria dei servizi aggiuntivi del museo, ne gestisce gli ingressi. Quanto alla presunta flessione del 70% rispetto al 2019, il rilievo appare sbagliato ed il paragone scorretto. Infatti il sempre crescente numero di visitatori in museo ha già portato la galleria non solo a raggiungere il 30% ma a superare il 40% delle presenze del 2019, che, come è bene ricordare, è stato l'anno dei record di visitatori in assoluto nella storia delle Gallerie degli Uffizi. Sarebbe stato senz'altro più fedele alla realtà delle cose impostare un raffronto con l'anno scorso, visto che tuttora, come nel 2020, ci troviamo a dover convivere con una pandemia e l'attività del museo è sottoposta a restrizioni, a partire da una soglia di compresenza dei visitatori in museo ridotta rispetto all'ordinario. Alla luce di queste considerazioni, appare del tutto evidente come lo sforzo di ripresa che stanno compiendo gli Uffizi abbia avuta una ricaduta estremamente positiva nel campo occupazionale della città: in aggiunta ai liberi professionisti e ditte incaricate dal museo senza flessione durante tutto il periodo di chiusura, a parte anche l'indotto sul settore ricettivo a Firenze, va sottolineato che tutti i concessionari del museo, tranne uno, hanno già richiamato il 100% del loro personale dalla cassa integrazione. Ed è importante ribadire anche in questa sede che le Gallerie, negli ultimi cinque anni, hanno creato oltre 100 nuovi posti di lavoro".


 

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