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Cronaca

Lavoro nero nel 2011: aumento esponenziale rispetto al 2010

Presentato dalle fiamme gialle il rapporto annuale sull'operato del 2011 rispetto all'anno precedente. I casi di lavoro nero e irregolare si sono moltiplicati

La guardia di finanza di Firenze ha redatto il bilancio delle attività ispettive condotte nel 2011, confrontandole con quelle del 2010. Le fiamme gialle hanno individuato 359 casi in cui sono state violate le norme sul lavoro, riscontrando come nel 2011 il numero dei lavori irregolari sia aumentato in modo esponenziale rispetto all’anno precedente. Nel 2010 erano stati individuati 97 lavoratori in nero e 55 irregolari. Nel 2011 i lavoratori in nero sono stati 138 mentre quelli irregolari, ossia assunti ma con un ruolo diverso da quello che svolgevano, 221.

VALDARNO - Il maggior numero di operai impiegati in nero o irregolari del 2011 sono stati individuati nell’Alto Valdarno. Solo nell’operazione “Acaro” furono 149: 136 italiani, 6 romeni e 7 di altre nazionalità. I finanzieri sequestrarono una società che sfruttava soprattutto giovani impiegati in un call-center e nella vendita porta a porta di aspirapolveri.

EMPOLESE - Importanti anche i risultati conseguiti nell’Empolese-Valdelsa dove a seguito di più operazioni i finanzieri hanno individuato 145 lavoratori in nero o irregolari. Tra le numerose operazioni, una ha avuto un peso rilevante. Quella che ha visto coinvolte due ditte, di Montelupo Fiorentino e Capraia e Limite, operanti nel settore del confezionamento di abbigliamento in pelle portando all’individuazione di 40 lavoratori in nero e 48 irregolari. I dipendenti erano obbligati a turni di 12 ore, senza alcuna sosta, compresi i giorni festivi. La paga era di circa  6,00 euro l’ora; e gli straordinari venivano "allungati fuori busta”, in contanti, per eludere i controlli.
 

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