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Cronaca Coverciano / Via Domenico Maria Manni

Rapinarono 15enne: due minori "condannati" a studiare e a svolgere lavori socialmente utili

La decisione del gip del tribunale per i minorenni dopo le indagini dei carabinieri

Svolta per il caso del 15enne fiorentino che lo scorso 14 giugno venne aggredito e rapinato da due minorenni in via Domenico Maria Manni, a Coverciano: il giovane, mentre percorreva a piedi via del Madonnone, vistosi seguito dai due, aveva affrettato il passo, cercando temporaneo rifugio all’interno di un bar, salvo poi essere fermato poco distante dei due giovani - uno dei quali già conosciuto dalla vittima - che gli intimarono di consegnargli il marsupio che portava a tracolla. Il 15enne, intimorito, non oppose resistenza e consegnò il suo marsupio, dal quale i due sottrassero una paio di auricolari wireless e una banconota da 20 euro. 

In occasione della denuncia sporta dal 15enne, accompagnato del padre, alla stazione dei carabinieri di Campo di Marte, i militari hanno infatti sottoposto alla visione della vittima un fascicolo fotografico nel quale, tra le foto presenti, il giovane ha riconosciuto i due autori della rapina. Si tratta di 16enne e un 17enne già noti alle forze dell’ordine poiché, soprattutto il secondo, gravati da numerosi precedenti di polizia della stessa natura. 

Movida: giovani rapinati dal branco

Ai due, nella giornata di ieri, i carabinieri hanno quindi notificato la misura cautelare delle prescrizioni per orientarne il percorso rieducativo; in particolare i due minorenni avranno l’obbligo di dedicarsi ad attività di studio, a corsi di formazione professionale, partecipare ad attività di educazione alla legalità, svolgere attività di utilità sociale; inoltre non potranno avere contatti con la persona offesa né uscire di casa dalle ore 20 alle ore 7 di ogni giorno.

Nella misura emessa dal gip del tribunale per i minorenni di Firenze su richiesta del pm minorile Roberta Pieri, oltre alla rapina, si contesta all’indagato 17enne un furto, aggravato dalla destrezza, del telefono cellulare di un 17enne, accerchiato lo scorso aprile in via del Madonnone da un gruppo di ragazzi.

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