Prato, rapina a mano armata in una gioielleria: arrestati tre uomini | FOTO
I tre uomini hanno minacciato di morte e legato il proprietario della gioielleria ed un suo dipendente, la refurtiva è stata tutta recuperata
Ieri sera, venerdì 20 marzo alle otto di sera , la polizia ha arrestato tre pratesi, uno di 28 e due di 39 anni, responsabili di una a rapina a mano armata avvenuta a Prato ai danni di gioielliere. L’uomo era stato legato insieme ad un suo dipendente con delle fascette i plastica, i due sono stati liberati all’arrivo degli agenti.
Tra i ladri anche Antonio Leto, in arte Tony Amato: cantante neomelodico napoletano che la sera stessa avrebbe dovuto esibirsi.
L’attenzione della squadra mobile, mentre stava stava percorrendo il viale della Repubblica a Prato, è stata stata richiamata da tre uomini, con abiti scuri, che erano appena usciti di corsa da un parcheggio sotterraneo come in una vera e propria fuga. Uno di loro aveva una borsa a tracolla mentre un altro teneva un grosso pacco rudimentale tra le braccia.
In pochi attimi il gruppo si è separato: due soggetti hanno raggiunto un’autovettura parcheggiata mentre il terzo uomo è salito a bordo di uno scooter.
Gli agenti sono intervenuti e i tre, capita la situazione, hanno tentato di fuggire.
Il malvivente che stava scappando sullo scooter è stato fermato “al volo” da un poliziotto: i due sono finiti entrambi a terra, ma prima di essere immobilizzato al fuggitivo è scivolata a terra una pistola semiautomatica pronta a far fuoco con tanto di “colpo in canna” e “cane armato”. Gli altri due sono stati bloccati poco più in là dagli altri poliziotti i due erano armati di una “calibro 9” semiautomatica e di un “revolver 357 magnum”, entrambe le armi con matricola abrasa.
Secondo la dinamica ricostruita del furto: le due vittime appena scese di macchina, sarebbero state avvicinate dai tre uomini che con passamontagna e pistole alla mano, li avrebbero minacciati di morte facendosi consegnare oltre 30 orologi di marca (con ricambi e accessori) decine di anelli, bracciali, pietre preziose e oltre 8000 euro in contanti. La refurtiva, che ammontava a circa 30mila euro, è stata riconsegnata alle vittime.
I tre oltre al reato di rapina aggravata in concorso, dovranno rispondere di possesso illegittimo di arma da fuoco e ricettazione dello scooter usato per tentare la fuga.