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Cronaca Borgo San Lorenzo

Borgo, rapina alla gioielleria Pini Martini: narcotizzato con un cocktail all'arancia, arrestata 26enne

I carabinieri hanno arrestato una 26enne. Il suo convivente, la settimana scorsa era stato arrestato poiché ritenuto responsabile in concorso dell'omicidio di don Del Becaro a Quarrata

All’alba di questa mattina i carabinieri hanno arrestato, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere, Ernesto Pamela, una ventiseienne italiana residente a Prato ritenuta responsabile della rapina consumata il 1 marzo ai danni dell’oreficeria Pini e Martini di Borgo San Lorenzo. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Firenze Dott.ssa Silvia Cipriani, sulla base delle indagini condotte dai Carabinieri e dirette dal Sost. Procuratore dott. Luca Turco, ha consentito di fare luce sulla vicenda che ha creato sgomento tra la comunità di Borgo San Lorenzo e grande preoccupazione tra i commercianti.

DINAMICA - Quel giorno, verso l’ora di chiusura, la donna si sarebbe presentata all’interno della gioielleria ove il titolare, un uomo di 62 anni, stava compiendo come di routine le operazioni di chiusura. Questa, approfittando del fatto che già in passato aveva avuto modo di conoscere il gioielliere avendo acquistato da lui un ciondolo, con modi concupiscenti avrebbe offerto all’uomo di consumare un aperitivo che la stessa aveva portato al seguito invitandolo a seguirla nel sottoscala del negozio. Dopo aver inizialmente respinto la proposta, il gioielliere avrebbe raccolto l’invito bevendo il micidiale cocktail all’arancia che dai successivi accertamenti è risultato contenere benzodiazepine, principio attivo con proprietà ipnotiche e sedative presente in alcuni comuni farmaci.

Dopo il primo sorso, l’uomo avrebbe perso i sensi precipitando in un coma di quarto livello di “verosimile origine esotossina” dal quale solo il giorno seguente, grazie alle cure dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo, in parte si sarebbe ripreso. Approfittando dello stato d’incoscienza della vittima, la donna si sarebbe impossessata di numerosi gioielli contenuti nella cassaforte e nelle vetrine del negozio per un valore stimato di circa trentamila euro, per poi fuggire con l’aiuto del convivente Haxillari Bledar, un cittadino albanese, pluripregiudicarto, arrestato la settimana scorsa dai carabinieri di Pistoia poiché ritenuto responsabile, assieme a due connazionali, dell’omicidio di Don Mario Del Becaro parroco di Tizzana e Catena di Quarrata (PT).

Le testimonianze i riscontri hanno permesso di individuare la sospettata che in passato aveva domiciliato con il compagno a Borgo. Inoltre le verifiche dei carabinieri hanno permesso di risalire ad alcuni negozi compro oro di Prato dove sia la donna sia il convivente avevano ricettato parte della refurtiva, riuscendo così a recuperare parte dei gioielli sottratti a seguito della rapina. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati recuperati altri gioielli oltre a delle ricette mediche in bianco sulle quali verranno eseguiti ulteriori riscontri. A confermare il quadro indiziario a carico della donna, hanno contribuito i numerosi precedenti specifici che l’hanno vista coinvolta nel recente passato: nel 2009 fu arrestata per una rapina a un supermercato, mentre nel 2011 finì in manette per aver narcotizzato con un caffè 'corretto' un altro gioielliere.

L'arrestata è stata condotta nel carcere di Solliciano a disposizione della Magistratura. Il convivente, già detenuto per il citato efferato fatto di sangue, è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione.
 

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