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Cronaca

Ramadan 2018: le preghiere in piazza dei Ciompi

Dopo la dura presa di posizione del sindaco Nardella torna a parlare l'imam Elzir

Le preghiere del Ramadan, che inizierà a metà di maggio, si svolgeranno alla moschea di Borgo Allegri, accanto a piazza dei Ciompi. La conferma è arrivata oggi dall'imam di Firenze e presidente dell'Ucoii Izzedin Elzir.

“Lavoriamo a diverse soluzioni, ma partendo da piazza dei Ciompi, la realtà che ci accoglierà durante il Ramadan”, ha detto Elzir al Tgr della Toscana. Lo stesso luogo dunque dello scorso anno, quando una serie di ipotesi alternative naufragarono una dopo l'altra.

Visto lo spazio angusto che ospita la moschea in Borgo Allegri, le preghiere inevitabilmente si svolgeranno anche al Giardino del Gratta, accanto alla piazza, come nel 2017: non certo la prosepettiva più dignitosa né per la comunità né per il quartiere.

"Sta alla responsabilità di chi utilizza quei luoghi gestirli in modo adeguato e coerente con la zona”, ha detto oggi in merito l'assessore alla sicurezza Federico Gianassi in consiglio comunale. La preghiera finale si svolgerà invece a Campo di Marte, a metà giugno, al campo sportivo della Floriagafir in viale Malta.

Le parole di Elzir arrivano dopo la dura presa di posizione di Palazzo Vecchio, che sabato scorso, smentendo la possibilità di far svolgere le preghiere alla Manifattura Tabacchi (a cui pensava la comunità proprio per evitare di dover pregare in piazza), ha pubblicato una nota ufficiale (ascrivibile al sindaco stesso) lamentando come “l'incapacità della comunità islamica di trovare soluzioni in modo pro attivo stia diventando insostenibile per Firenze tutta”.

Parole che sembrano quasi gettare alle ortiche (ad un anno dalle elezioni comunali) anni di dialogo tra Palazzo Vecchio e la comunità. Il sindaco lo scorso anno rimase scottato dal rimpallo di ipotesi prospettate, e poi naufragate, sia sul luogo dove ospitare il Ramadan che su quello dove ospitare la futura moschea di Firenze. L'ultima ipotesi, quella dell'ex Caserma Gonzaga, caldeggiata dallo stesso Nardella, naufragò dopo uno stop arrivato anche dall'ex sindaco Renzi.

E riguardo alla futura moschea di Firenze l'amministrazione mette le mani avanti. “Spetta alla comunità islamica avanzare proposte”, è la linea portata avanti da Palazzo Vecchio.

“Al momento non risultano novità, ma è evidente - ribadisce Gianassi -, che la realizzazione della moschea di Sesto Fiorentino (sarà pronta nel giro di tre anni, ndr) avrà valenza metropolitana, potrà essere fruita anche dai fedeli fiorentini”. Come dire: per adesso accontentatevi. Poi chissà.

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