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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Qualità della vita 2018, classifica del Sole 24 Ore: scivolone di Firenze 

Milano in vetta alla classifica del quotidiano economico. Firenze arretra

Milano in vetta alla 29esima edizione della Qualità della vita. Un risultato inedito nell'indagine annuale stilata dal Sole 24 Ore. La provincia si piazza ben sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere e conquista così lo scettro di provincia più vivibile d'Italia, dopo averlo sfiorato per quattro volte, fermandosi al secondo posto nel 2003 e 2004 e poi nel 2015 e nel 2016.

Come ogni anno l'indagine del Sole 24 Ore scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia (107 in tutto), suddivisi in sei macro aree tematiche (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero), riferiti all'ultimo anno appena trascorso. Milano svetta negli indicatori reddituali, di lavoro e per i servizi. Al primo posto per depositi in banca pro capite, celebra un buon tasso di occupazione e vince l'iCityrate 2018 come migliore smart city. Anche la cultura sale sul podio, con la spesa media dei milanesi al botteghino. Tra i punti deboli la sicurezza (scippi, borseggi e rapine) e l'indice di litigiosità nei tribunali.

Al secondo ed al terzo posto si piazzano Bolzano, in risalita dalla quarta posizione del 2017, e Aosta, in discesa di una posizione dallo scorso anno. In coda alla graduatoria, invece, si ritrova Vibo Valentia. È la quarta volta che compare sul fondo, circondato da numerose città del Sud. La città è penalizzata dalle performance legate alla giustizia, ai servizi e alle variabili reddituali. Ultima per durata media dei processi e  pendenze ultra-triennali nei tribunali, registra anche una delle più basse spese medie degli enti locali per minori, disabili e anziani. In controtendenza i risultati della città sul fronte del turismo, con una permanenza media nelle strutture ricettive tra le più lunghe e un mercato molto accessibile per l'affitto di case. Così in un comunicato il Sole 24 Ore.

Resta stabile la qualità della vita nella Capitale. Roma si piazza al 21esimo posto, in linea con l'anno precedente (24esimo posto) in cui il numero di province saliva da 107 a 110. La ricchezza viene confermata dal dato medio dei prezzi delle case, in media il più elevato d'Italia, e dalla maggiore propensione agli investimenti fotografata dall'elevata percentuale di impieghi sui depositi. Pesano purtroppo sulla città il numero dei protesti pro capite, l'indice di litigiosità nei tribunali e le denunce per reati legati agli stupefacenti.
Tra le altre grandi città, più a sud spicca la risalita di Napoli che conquista 13 posizioni: nonostante continuino a peggiorare le performance legate a Giustizia e sicurezza e Affari e lavoro, la città festeggia il miglioramento sul fronte della e lavoro, la città festeggia il miglioramento sul fronte della ricchezza e dei consumi, grazie ai prezzi di vendita delle case.

Migliorano anche Venezia, Torino, Catania, Bari e Bologna, in controtendenza solo Genova e Firenze che perdono rispettivamente otto e dieci posizioni. (Il database interattivo con tutti i dati delle province per i 42 indicatori, con le serie storiche dal 1999, saranno online a partire dalle ore 11 su www.ilsole24ore.com).

E nessuna delle province toscane entra nella top 20, con il risultato di Firenze che, secondo l'analisi del Sole, è un po' la cartina di tornasole di un'annata storta. Perché con il capoluogo scendono i gradini della classifica anche Siena, che perde 15 posizioni e si piazza al 26esimo posto, e Livorno che si ritrova 37esima dopo aver perso 20 posizioni.

Così come Arezzo che, fermandosi al 35esimo posto, lascia per strada 14 gradini. Male anche nelle retrovie, dove Prato e Pisa si ritrovano appaiate, al 55esimo e al 54esimo posto, dopo aver per perso rispettivamente 17 e 7 posizioni. Anche Grosseto avanza verso il basso: perde 13 posti e si piazza 66esima. Solo Lucca, Pistoia e Massa-Carrara scalano la classifica, piazzandosi 43esima (+ 11 posizioni), 65esima (+11) e 67esima (+5).

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