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Cronaca

Qualità dell'aria, Arpat: "A Firenze 'sforato' limite biossido d'azoto"

L'agenzia regionale: 'In Toscana rispetto dei limiti Pm10 non ancora pienamente raggiunto"

La relazione annuale 2021 sullo stato della qualità dell'aria nella nostra regione, realizzata dall'agenzia toscana per la protezione ambientale, ha evidenziato "una situazione complessivamente positiva, come avviene ormai da dieci anni".

Secondo Arpat, la criticità "più evidente è sull'ozono", in quanto gli obiettivi relativi alla qualità dell'aria "non sono stati rispettati". Permangono problemi "anche per i due inquinanti Pm10 (particolato) e No2 (biossido di azoto), per i quali il rispetto dei limiti non è stato ancora pienamente raggiunto".

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Per il Pm10 il limite massimo di 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero è stato rispettato in tutte le stazioni, a eccezione di quella della zona del Valdarno pisano e della Piana lucchese. Due aree a vocazione industriale.

Per il biossido di azoto, infine, solo la stazione di traffico dell'agglomerato di Firenze ha sforato il limite. Valori nella norma per monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene.

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