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Cronaca Sesto Fiorentino

Polo scientifico, protesta degli universitari: “Regole anti Covid assurde, trasporti allucinanti e ora ci scippano pure la tramvia”

Gli Studenti di Sinistra: “In 20 anni nulla per migliorare i trasporti. E le norme anti Covid ci costringono a mangiare fuori sotto l'acqua”

Ieri c'era il sole al polo scientifico di Sesto Fiorentino. Quasi piacevole mangiare un panino all'aria aperta, su una panchina o seduti a terra.

“Certo, ma quando piove non sappiamo dove stare”, commentano Jasmine Raffaelli, Guido Cavalcabò e Matteo Cini, universitari degli Studenti di Sinistra che con il Collettivo di Scienze hanno occupato un'aula per protestare ad oltranza contro una serie di problemi.

“Le normative anti Covid impongono di prenotate singolarmente ogni lezione almeno il giorno prima. Così facendo ogni studente ottiene un Qr code per passare i tornelli d'ingresso (anche questi introdotti con la pandemia, ndr) ed accedere alla struttura solo per le ore effettive di svolgimento della lezione prenotata”, spiegano i ragazzi.

E poi che succede? “Se ad esempio abbiamo prenotato una lezione dalle 9 alle 11 ed un'altra dalle 15 alle 17, dalle 11 alle 15 ci è vietato entrare. Non possiamo andare in bagno, né prendere un caffè alle macchinette o ripararci, nulla. Dobbiamo restare fuori, sotto l'acqua se piove. E' assurdo”, protestano i ragazzi, che chiedono all'ateneo di allestire per lo meno dei tendoni. "E inoltre - si domandano -, a cosa serve il Green Pass se non è sufficiente nemmeno per entrare in università?"

“Se fosse stata una discoteca sarebbe aperta”, c'è scritto in uno striscione appeso all'edificio.

“Non capiamo perché sono riaperte tutte le attività commerciali, i ristoranti, gli stadi, mentre per l'università valgono ancora parametri che erano in vigore a marzo scorso. In mensa, per esempio, la capienza è ancora molto ridotta. Perché questa discriminazione nei nostri confronti?”, chiedono ancora gli studenti.

Poi c'è la questione delle questioni: il trasporto pubblico. Il polo scientifico, fin dalla sua nascita, 20 anni fa, da questo punto di vista è una cattedrale nel deserto.

“E in questi vent'anni non è stato fatto nulla. Arrivano solo due linee da Firenze. Le ultime corse sono poco dopo le 19 e le frequenze scarsissime. Per gli studenti che vivono nelle residenze qui accanto è un enorme problema. Bisogna potenziare subito i collegamenti, senza aspettare la tramvia”, chiedono i tre.

Già, la tramvia. Il percorso approvato dal ministero (non ancora finanziato), prevede il passaggio al polo scientifico. Il presidente della Regione Eugenio Giani però nei giorni scorsi ha proposto di modificarlo, facendolo transitare più a nord, di fatto tagliando fuori il polo.

“Perché un percorso a zig zag allunga i tempi e scoraggia le persone dal prendere la tramvia”, la spiegazione di Giani.

Forte contrarietà è stata espressa dagli studenti ma anche dai docenti. E' quindi arrivata una nuova proposta di compromesso. “Facciamola fermare - dice Giani -, al nuovo liceo Agnoletti”. Un po' più vicina al polo scientifico, ma distante rispetto al tracciato originario. Per chi vive il polo resta un'ipotesi da scartare.

“Nei prossimi anni da qui tra studenti, professori, ricercatori e personale vario transiteranno oltre 8mila persone al giorno - spiegano Cini, Raffaelli e Cavalcabò -. Il percorso è a zig zag perché si è voluto evitare l'area dove potrebbe passare la nuova pista di Peretola. Guardiamo il merito delle questioni. La proposta del presidente della Regione accorcerebbe di poco i tempi tra Sesto a Firenze ma renderebbe la nuova linea non competitiva per chi studia o lavora al polo. La cosa più incredibile è che nessuno ci consulta”.

E così, en passant, rispunta pure qui la nuova pista di Peretola, al momento sepolta da una sentenza del Consiglio di Stato. Quanto al merito della questione posta dagli universitari, torna alla mente l'ospedale fiorentino di Torregalli, tagliato fuori dal percorso della linea 1. Ma questa è un'altra storia, di ieri, seppur con effetti anche sull'oggi.

(Nella gallery sotto le ipotesi di tracciato presentate nel 2019)

FOTO - Il progetto di prolungamento della linea 2 della tramvia

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