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Cronaca Centro Storico / Piazza della Signoria

Protesta dei dipendenti comunali a Palazzo Vecchio | VIDEO e FOTO

Maxi protesta in piazza della Signoria dei dipendenti comunali per reclamare il premio incentivante. Attesa per il colloquio tra il sindaco Renzi e una delegazione

Sono circa 200 i dipendenti del Comune di Firenze che stanno protestando sotto le mura di Palazzo Vecchio. Vigili urbani, amministrativi, addetti alla cultura, tecnici, ‘armati’ di pentole, coperchi, mestoli, fischietti, tutti in maglietta bianca, tutti a reclamare il premio incentivante sulla produttività 2011. Un presidio che farà da contorno all’incontro che i rappresentanti della Rsu comunale terranno questo pomeriggio con il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. I lavoratori hanno spiegato che l’amministrazione ancora “deve pagare a cica 4mila dipendenti un incentivo di produttività di 1000 euro. Non solo; oltre a questo ci sono altri mille lavoratori che stanno attendendo tra le 400 e gli 800 euro per le festività e le indennità notturne”.

I rappresentanti sindacali hanno spiegato “si tratta del contratto decentrato, accordi cioè già siglati nel 2011 su cui per adesso il Comune non si è ancora espresso. Negli accordi era ben chiaro che il bonus sarebbe stato dovuto licenziare nella busta paga di maggio, ma ancora, a pochi giorni della scadenza, tutto tace. Siamo qui a reclamare i nostri soldi”.

Protesta dipendenti comunali Firenze

“Solidarietà e condivisione per la battaglia intrapresa dai dipendenti comunali”, hanno dichiarato i consiglieri De Zordo e Grassi. “Siamo di fronte ad una Amministrazione inadempiente sul piano formale, che non paga i propri dipendenti, e che è arrogante nel confronto con le rappresentanze sindacali per la mancanza di confronto e di concertazione”. “Non si tratta di spese extra  - hanno continuato – ma del normale pagamento dei corrispettivi previsti dai contratti nazionali e decentrati che fanno parte della normale retribuzione dei singoli dipendenti e che consentono a tante famiglie di arrivare a fine mese. Sorprende sapere che adesso mancano i soldi per queste retribuzioni quando fino alla scorsa settimana sono stati spesi soldi per riempire la dirigenza del Comune di personale assunto a chiamata con contratti talvolta faraonici e retribuiti ben oltre gli standard dei dipendenti che sono entrati in Comune da anni e dopo aver superato concorsi pubblici”.

RENZI/RSU – L’incontro c’è stato, ma non ha dato i risultati sperati, almeno per quel che riguarda la parte sindacale, che in sostanza ha sintetizzato il vertice con una più che esplicita “fumata nera”. E nerissimi erano gli animi dei lavoratori alla fine di questa lunghissima giornata. “Non abbiamo ottenuto i risultati sperati, e per questo siamo molto preoccupati” ha dichiarato il coordinatore della Rsu comunale, Mauro Comi. “Non ci è stato fornito né un quadro né una volontà chiara. Mercoledì ci riaggiorneremo con un ulteriore incontro, ma le incognite sul tavolo della trattativa sono sempre le stesse”. Il timore più grande, sempre secondo Comi, riguarda l’assemblea generale dei dipendenti che si terrà il prossimo 22 maggio all’Obihall. “Noi a questa amministrazione chiediamo chiarezza. Non vorremmo in quell’occasione parlare in politichese ma correttamente poter dire ai lavoratori se riscuoteranno oppure no gli emolumenti contrattuali previsti. Sia chiaro, non siamo qui a chiedere l’elemosina a nessuno ma che vengano rispettati gli accordi sanciti dal contratto decentrato”.

SCIOPERO – Ed il 22 maggio, se alla fine permarrà questo status quo, l’assemblea dell’Obihall si dovrà esprimere sullo sciopero generale, un fantasma fino ad oggi più volte evocato ma che poi non si è mai tradotto nella pratica. “Se entro il 22 maggio – ha concluso Comi – non arriveremo ad una soluzione i lavoratori trarranno le conseguenze e decideranno come muoversi”.


 

 

 

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