rotate-mobile
Cronaca

Il comitato contro il sottoattraversamento Tav chiede conto a Rossi e Renzi

Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV chiede al Presidente Rossi:"Dove sono finite le promesse di cantieri di cristallo". A Renzi si chiede di non mettere in saldo Firenze

Riparte la lotta tra il comitato e le amministrazioni. Si “le”. Perché il gruppo di cittadini contrario al sottoattraversamento Tav accusa sia la Regione che il Comune. La prima, nella figura del Presidente Rossi, di poca trasparenza  in particolare  per l’accesso alle questioni ambientali dell’opera; il secondo per quella che viene definita una sorta di “svendita”. Queste le parole del Comitato verso i due dirigenti: “Un silenzio assordante grava sul progetto TAV di Firenze. Da anni il Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze denuncia l'opacità che grava su questa opera.
REGIONE - E' grave il comportamento dell'amministrazione regionale e dal presidente Enrico Rossi in particolare, che si sono solennemente impegnati a fare “informazione a tutto campo” sui lavori TAV. Cittadine e cittadini si ricordano sempre delle dichiarazioni sulla necessità di “cantieri di cristallo”, mentre non si può accedere nemmeno ai dati sui monitoraggi ambientali. In realtà è un silenzio che odora vagamente di omertà quello che domina su questo progetto. I sostenitori dell'opera sanno che si tratta di un progetto dai rischi e dai problemi enormi; la loro linea è di procedere il più possibile nell'avanzamento dei lavori, mettere la cittadinanza davanti al fatto compiuto di cantieri avviati e poi dire che non si può tornare indietro.
Anche le dichiarazioni udite ieri da parte del segretario della Commissione Mobilità e Infrastrutture della Regione Paolo Bambagioni durante “l'approfondimento” su RTV38, lasciano perplessi. L'argomento principale – cioè che in un paese civile non si possono ridiscutere opere già decise – si ritorce contro chi lo proferisce: in un paese civile non si forza in nessuna maniera per realizzare un'opera dai benefici minimi, dai rischi enormi, dai costi esagerati; in un paese civile non si dà inizio ad un'opera dove la progettazione è così lacunosa da originare sicuramente un aumento dei costi non controllabile. In un periodo di crisi per i conti pubblici, mentre si drenano risorse dai servizi ai cittadini, mentre il servizio di trasporto pubblico locale versa in condizioni vergognose, destinare miliardi di euro in un'opera del genere è un'operazione inqualificabile.


COMUNE - Anche l'amministrazione comunale non dà buona prova di sé; a fronte delle perplessità dichiarate, di fronte ai problemi che verranno da quest'opera, l'unico scopo che la giunta pare porsi è quello di alzare il prezzo delle compensazioni da contrattare. Questa sera (mercoledì 9/2), quando il sindaco Matteo Renzi illustrerà la nuova sistemazione della piazza San Jacopino alla scuola Verdi, il comitato distribuirà una nota in cui si ricorda che a pochi passi da quel luogo (ai Macelli) si sta per compiere un errore tremendo e che si sta per svendere Firenze per un piatto di lenticchie”.
 

TUTTA LA BATTAGLIA DEL COMITATO CONTRO L'OPERA

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il comitato contro il sottoattraversamento Tav chiede conto a Rossi e Renzi

FirenzeToday è in caricamento