La protesta dei cinesi contro il Dalai Lama al piazzale Michelangelo / FOTO
La comunità fiorentina:"Pace. Pace. Contro la divisione"
Nel pomeriggio, mentre il Dalai Lama stava discutendo con il presidente della regione Enrico Rossi al Festival delle Religioni, alcuni cittadini di nazionalità cinese si sono ritrovati al piazzale Michelangelo per protestare contro la presenza del leader tibetano in città.
"Il Dalai Lama si fa promotore di un messaggio di pace - ha detto Matteo Ye, uno degli organizzatori della manifestazione - mentre in realtà è il primo che non la vuole perché propone l'indipendenza del Tibet dalla Cina. Una divisione". Oltre 20 associazioni della comunità cinese di Prato e Firenze hanno organizzato la protesta. Erano circa un centinaio.
Dal 1959 il Dalai Lama vive in esilio in India, dove è stato costituito il governo esule del Tibet. Sebbene il Tibet faccia parte della Cina da secoli, prima sotto l'impero poi sotto la repubblica popolare, questo popolo chiede l'indipendenza da molto tempo: il governo cinese è accusato di perseguitare proprio i monaci buddisti. Più volte la regione Toscana ha appoggiato la causa tibetana.
