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Protesta in sala come alla National Gallery: incollati alla Primavera del Botticelli / VIDEO

Tre giovani hanno inscenato una protesta nel più importante museo fiorentino

Questa mattina tre giovani, dopo essere entrati con regolare biglietto all'interno della Galleria degli Uffizi, hanno inscenato protesta pacifica presso la sala Botticelli sedendosi a terra ed esponendo uno striscione riportante la scritta "Ultima Generazione No Gas No Carbone".

I giovani, prima di sedersi ed esporre lo striscione sul pavimento, hanno prima applicato della colla sul vetro che protegge la "Primavera del Botticelli", apponendovi poi le proprie mani. Nessun danno all'opera d'arte. I tre (un uomo e due donne di nazionalità italiana) saranno denunciati per interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata e deturpamento o imbrattamento di cose. L'iniziativa si inserisce in una più ampia opera di protesta a livello internazionale posta in essere da attivisti per il clima. Il trio è stato allontanato e condotto presso uffici dei carabinieri per gli accertamenti del caso. 

L'azione si configura all'interno delle iniziative di disobbedienza civile nonviolenta di Ultima Generazione, la campagna che da ormai sei mesi fa pressione sul governo affinché vengano prese scelte più coraggiose per fronteggiare il collasso climatico e sociale in atto. "Dopo innumerevoli blocchi stradali, uno sciopero della fame di 13 giorni, azioni a danno del Mite e di Eni, incatenamenti e interruzione di dimostrazioni artistiche e sportive, comincia una nuova stagione di azioni all’interno dei nostri musei, dove milioni di turisti approderanno per apprezzare l’inestimabile patrimonio artistico. "Perché i musei? L’Italia viene riconosciuta a livello internazionale come la culla del patrimonio artistico e museale. Ultima Generazione si rivolge al mondo dell’arte per lanciare un appello accorato affinché le nostre richieste vengano portate al governo da tutte le parti sociali".

“E’ proprio la consapevolezza dell’inestimabile valore racchiuso in queste stanze che mi spinge a lanciare il mio urlo di terrore nei confronti del disastro che ci aspetta a causa della totale inerzia politica nei confronti dell’unica possibilità di salvezza collettiva che ci rimane. Nei prossimi anni l’arte sarà un lusso che non potremo più permetterci: in preda alla fame e alla sete, tenteremo di sfuggire a morte certa migrando verso nord in cerca di territori abitabili. sono qui oggi per evitare che la mia generazione sia travolta dall’atrocità e dalla disumanità di vani viaggi della speranza che di reale speranza non racchiudono neanche un barlume”, ha dichiarato Laura, tra le promotrici della campagna.

Il dipinto non danneggiato
"Gli attivisti di Ultima Generazione, fanno sapere in una nota, si sono premurati meticolosamente al fine di non recare alcun danno alla Primavera di Botticelli. Né la cornice né il vetro che protegge la tela sono stati esposti a un rischio. Per assicurarcene, abbiamo consultato restauratori che ci hanno consigliato l’utilizzo di un incollante adatto a vetri e cornici. E’ per noi importante valorizzare l’arte, anziché danneggiarla, come i nostri governi fanno con l’unico pianeta a nostra disposizione. Le azioni di Ultima Generazione si battono per l’arte, la bellezza, il lavoro, la pace, e l'ambiente che ci da da vivere"

“Avevo sette anni quando, nella noia di una giornata al museo, rimasi a bocca a aperta dinnanzi alla bellezza, all’armonia e alla pace trasmessa da quel quadro. Vivo l’essere qui oggi come un momento in cui onorare quel primo amore per l’arte, rendendola lo strumento per un risveglio collettivo delle coscienze che porti ogni persona a rendersi conto del potere che abbiamo nel momento in cui decidiamo di utilizzare il nostro corpo come mezzo di pressione politica. La forza della disperazione mi sprona a prendere posizione e lottare per alleviare la sofferenza che ci aspetterà se il governo e la collettività intera non agiranno”, ha dichiarato Irene, attivista fiorentina. 

Il Museo: "Avevamo protezioni speciali"
“Se non ci fossero state le speciali protezioni decise per i capolavori principali del museo alcuni anni fa dalla direzione oggi avremmo avuto un danno importante all'opera, come accaduto recentemente in altri musei”- fanno sapere dal museo fiorentino facendo riferimento alla protesta avvenuta qualche settimana fa all’interno della National Gallery di Londra quando due attiviste hanno incollato le proprie mani ad un'opera di John Constable.

I provvedimenti

I tre attivitisti, di età compresa tra i 20 e 29 anni, denunciati dai sono stati rimpatriati con foglio di via obbligatorio dal Comune di Firenze, emesso dalla Questura ed elaborato dalla Divisione Polizia Anticrimine della polizia, nei propri comuni di residenza nei quali dovranno presentarsi entro due giorni. In caso di inottemperanza rischiano una denuncia per la violazione dell'art. 163 del Tulps che prevede l'arresto da uno a sei mesi.  

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