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Cronaca

Prostituzione, Nardella: “Nessuna differenza tra chi stupra e chi abusa di una ragazzina in strada”

Il sindaco difende l'ordinanza che prevede multe e carcere per i clienti

“Che differenza c'è tra chi stupra e chi approfitta di una ragazzina, sapendo che è costretta a vendere il proprio corpo sul marciapiede per 10 o 20 euro?”. A chiederlo oggi, in consiglio comunale, rispondendo alle critiche sulla nuova ordinanza comunale anti prostituzione, che punisce i clienti con multe e carcere fino a 3 mesi, è il sindaco Dario Nardella.

“Ci indigniamo, giustamente, per la violenza contro le donne. Ma non è violenza contro le donne l'abuso che commette colui che compra sesso da donne e ragazzine che sa essere sfruttate?”, prosegue il sindaco, difendendo con forza il provvedimento emesso.

“L'ordinanza mira a fare qualcosa di concreto contro chi sfrutta donne e minorenni, strappate alle famiglie nei Paesi di origine e costrette a vendere il proprio corpo sulle nostre strade. Nessuno può pensare che queste ragazze lo facciano volontariamente”, prosegue il sindaco.

“E' un provvedimento che non risolve interamente il problema, ma è un passo nella giusta direzione. Il fatto che non siano adottati provvedimenti simili in altri comuni non significa che anche noi dobbiamo stare senza far nulla”, ha aggiunto Nardella.

Contro l'ordinanza è già stato annunciato il primo ricorso al Tar. “Era prevedibile, non credo avremo problemi dalla giustizia amministrativa", commenta Nardella, aggiungendo che "già molti sindaci di altre città ci stanno chiedendo informazioni perché intendono emettere provvedimenti simili”. La nuova ordinanza è entrata in vigore da oltre una settimana: 4 in tutto per ora i clienti denunciati.

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