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Cronaca Calenzano

Prostituzione, dopo Firenze anche Calenzano emette l'ordinanza

Il sindaco:"Avremmo voluto farlo in maniera condivisa con la Città Metropolitana, per evitare di spostare il fenomeno da una parte all'altra, ma purtroppo non è stato possibile"

Il sindaco del Comune di Calenzano ha emesso un'ordinanza contro il degrado urbano mettendo nel mirino lo sfruttamento della prostituzione su strada. Ordinanza analoga a quella emessa nei giorni scorsi nel comune di Firenze. “Avevamo già fatto in passato una misura di questo tipo – ha spiegato il sindaco Alessio Biagioli – quando il fenomeno era diventato insostenibile. Adesso torniamo ad emettere un’ordinanza contro il degrado, anche alla luce del Decreto Minniti, per contenere la crescita della prostituzione su strada, che in alcune aree è tornata a portare conflitto con i residenti e le attività commerciali. Avremmo voluto farlo in maniera condivisa con la Città Metropolitana, per evitare di spostare il fenomeno da una parte all’altra, ma purtroppo non è stato possibile”. Probabile che si temi un sorta di pendolarismo sessuale.

L’ordinanza vieta la richiesta o l’accettazione di prestazioni sessuali a pagamento nelle zone interessate dal fenomeno della prostituzione ed in particolare in prossimità delle abitazioni private, negli spazi e luoghi pubblici o aperti al pubblico oltre nelle vicinanze di attività produttive ed esercizi pubblici. Per i trasgressori, sia i clienti che le prostitute, è prevista una sanzione di 200 euro, mentre, in casi particolari (schiamazzi, nudità, conflitti con i residenti), è prevista l’adozione del Daspo urbano.

“Auspichiamo comunque un intervento di livello nazionale – ha concluso Biagioli – anche perché la prostituzione oggi è cambiata e non riguarda più solo le strade, ma il web e case private. È un fenomeno fuori controllo, che andrebbe regolamentato in maniera adeguata. Non si può scaricare sui Sindaci la gestione di un tema così complesso”.
 

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