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Cronaca

Caos pronto soccorso, dopo i medici anche gli infermieri: "Situazione insostenibile, anche noi pronti a lasciare"

Il Nursind chiede un incontro urgente con la Regione: "Negli ultimi mesi moltissime dimissioni, definire criticità e trovare soluzioni"

Dopo la durissima denuncia dei medici, che in oltre 280 da tutta la Toscana hanno messo sul piatto "dimissioni di massa" se non arriveranno risposte dalla Regione, sul piede di guerra scendono anche gli infermieri che lavorano nei pronto soccorso toscani, che si uniscono alla protesta.

“Il presidente Giani e l’assessore Bezzini conoscono bene le difficoltà affrontate ogni giorno dal personale infermieristico che lavora nei reparti di pronto soccorso degli ospedali toscani. Abbiamo notato che, dopo la lettera aperta dei medici, la Regione ha deciso di correre ai ripari. Non possiamo che essere contenti, perché le misure prese confermano la presa di coscienza che quello in pronto soccorso vada considerato come lavoro usurante. A questo punto è bene che la Regione sappia che se per ottenere qualcosa bisogna minacciare le dimissioni in massa, anche gli infermieri toscani sono pronti a intraprendere questa strada. E sono molti quelli che negli ultimi mesi l’hanno fatto, esasperati dalle condizioni di lavoro e di vita”, attacca Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche.

“Chiediamo un incontro urgente alla Regione per definire in modo organico le criticità che vediamo ogni giorno non solo nei pronto soccorso della Toscana ma in quasi tutti i reparti e i servizi, compresi quelli territoriali, i cui modelli assistenziali non potranno decollare senza un piano di assunzioni dedicato. Per questo - conclude Giannoni -, chiediamo un nuovo bando per assunzione di infermieri a tempo indeterminato prima dell’estate”.

La protesta shock dei medici: "Ci dimettiamo tutti"

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