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Cronaca

Sanità, l'allarme della Cgil: "Pronto soccorso in affanno, troppi pazienti e troppe ore di attesa per un posto letto"

Il sindacato: “La mancata attivazione dei servizi dell’assistenza domiciliare mette in ginocchio gli ospedali aziendali”

"Da più di un mese tutti i pronto soccorso dell'Asl Toscana Centro stanno riscontrando una costante e inesorabile crescita del numero degli accessi e delle richieste di ricovero. I pronto soccorso aziendali, in particolare quelli degli ospedali di Torregalli, Empoli e Prato, stanno registrando un improvviso boom di accessi che ha fatto aumentare a dismisura il numero dei pazienti fragili con patologie cronico degenerative che stazionano per giorni su una barella in attesa di ricovero ospedaliero". 

E' quanto denuncia la Cgil, sottolineando che "due giorni fa erano 42 i pazienti che aspettavano in barella il ricovero nel nosocomio di Torregalli e oltre 100 i pazienti in carico al pronto soccorso, rispetto ai 40 massimi che la struttura dovrebbe accogliere, 39 pazienti erano in attesa di ricovero all’ospedale pratese e più di 20 a Empoli. Questi pazienti sono che rischiano di aspettare oltre le 72 ore per avere un posto letto adeguato, il cui stazionamento prolungato nei locali del pronto soccorso costringe il personale sanitario, infermieri e oss, a farsi carico dei bisogni assistenziali primari, continuando però ad occuparsi, nello stesso tempo, dei casi urgenti in continuo arrivo". 

"La stessa criticità è presente anche nelle degenze ospedaliere - prosegue il sindacato - dove il sistema delle bolle covid, messo in piedi prima dell’estate, sta naufragando a causa dell’aumento dei ricoveri covid, come ad esempio all’ospedale di Ponte a Niccheri, dove nei quattro reparti di medicina sono presenti più di 16 pazienti rispetto agli otto previsti, con un inevitabile rischio di potenziali contagi dei pazienti no covid e degli operatori sottoposti a continue manovre di vestizione dei dispositivi di protezione Individuali. Anche l’istituzione dei reparti di accoglienza medica avanzata, nonostante siano di grande utilità per decongestionare i pronto soccorso e per compensare le poche dimissioni dei reparti di degenza ospedaliera, sono spesso e volentieri saturi al 100%: emblematico il caso dell’ospedale di Empoli, dove il reparto è stato raddoppiato da 8 posti letto a 16 posti letto nel giro di una notte, costringendo il personale a straordinari forzati per la sua apertura". 

Infine, il sindacato si dice pronto "ad adottare tutte le forme di protesta e di lotta per ottenere le risorse necessarie per alleggerire i disumani carichi di lavoro a cui sono sottoposti gli operatori sanitari dei pronto soccorso e per la creazione di una rete di assistenza domiciliare che sia in grado di prendersi in carico, h24 e 7 giorni su 7, i pazienti con patologie croniche degenerative, così come previsto nel decreto ministeriale".

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