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Cronaca

Fiorentina, nuovo stadio in 4 anni: 40mila posti, progetto da 420 milioni | FOTO

Presentato in Palazzo Vecchio: "Prima pietra nel 2019, non sarà una cattedrale nel deserto"

Quarantamila posti a sedere, tutti coperti, con la nuova curva Fiesole che arriverà, nella fila più bassa, a 7 metri dal campo. 700 posti auto coperti sotto lo Stadio, 100 punti di ricarica per i veicoli elettrici, 1.000 posti per le biciclette. Sono alcuni numeri del nuovo stadio della Fiorentina, presentato questa mattina nella Sale D'Arme di Palazzo Vecchio dal patron viola Andrea Della Valle, dal presidente esecutivo Mario Cognigni e dal sindaco Dario Nardella.

Il costo complessivo dell'opera sarà di 420 milioni di euro, per i quali la società viola è alla ricerca di partner finanziari. Prevista anche un'area commerciale di 77mila metri quadri, più 10mila metri quadri riservati all'albergo della cittadella viola.

Il nuovo stadio, promettono gli estensori del progetto, sarà high tech e rispettoso dell'ambiente: naturalmente ci sarà il wi-fi libero, sul tetto saranno posizionati 3mila metri quadri di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, ci sarà un sistema di raccolta delle acque piovane, l'illuminazione sarà a led.

COME SARA' IL NUOVO STADIO /VIDEO /

La copertura dei posti a sedere lascerà filtrare la luce solare, per garantire una migliore illuminazione del terreno di gioco. All'interno della struttura sono previsti anche bar, ristoranti e spazi dedicati ai bambini. Un'area di 7mila metri quadri sarà dedicata ad eventi aperti alla città, mostre, visite guidate e attività didattiche.

I DUBBI SULLA COSTRUZIONE 

La prima pietra nella seconda metà del 2019, poi ci vorranno 24 mesi per terminare i lavori”, promette Della Valle. A conti fatti, dunque, il nuovo impianto potrebbe essere ultimato nella seconda metà del 2021, pronto ad ospitare le partite della Viola dalla stagione '21-'22. “E' un momento storico, un impegno che dimostra il mio attaccamento a Firenze e alla Fiorentina”, aggiunge il patron gigliato.

“E' una strada da cui non si torna indietro, un progetto che rientra nella riqualificazione complessiva del quadrante nord-ovest della città. Lo stadio non sarà una cattedrale nel deserto, sarà raggiungibile in treno, aereo, tramvia, auto e bici”, dice Nardella.

A proposito di aerei, resta il nodo dell'allungamento della pista di Peretola. L'ampliamento dell'aeroporto sarà compatibile alla presenza del nuovo stadio? “Assolutamente sì”, risponde Nardella, anche se la faccenda non sembra in realtà così scontata. Le opposizioni in consiglio comunale denunciano che i risultati della Valutazione di Impatto Ambientale ministeriale sull'ampliamento dello scalo fiorentino (con il conseguente aggiornamento delle aree di rischio) ancora non sono stati resi noti e che l'attuale pista (che non ocnsentirebbe lo spostamento della Mercafir e quindi l'avvio ai lavori) non sarà dismessa prima del 2023 (qui tutti i dubbi espressi dalle opposizioni).

Poi c'è l'incognita del ricorso al Tar della Unipol, che è proprietaria dei terreni di Castello sui quali si sposterà la Mercafir, il mercato ortofrutticolo: il nuovo stadio sorgerà infatti sull'area al momento occupata dall'area mercatale, fino a quando questa non viene trasferita resta tutto fermo. “Entro 8-10 mesi le questioni amministrative si risolveranno”, assicura il sindaco.

Se tutto fila liscio, dunque, tra 4 anni i viola potrebbero lasciare Campo di Marte. E che succederà al vecchio Artemio Franchi? “Nascerà un distretto viola dedicato ai settori giovanili”, spiega Cognigni. “Manterrà una vocazione sportiva – aggiunge il sindaco -. Nel contesto di una cittadella viola attrarrà eventi sportivi non solo calcistici ma anche di rugby o altri sport, oltre a eventi non sportivi quali i concerti”. Nel frattempo, si cerca il nome per il nuovo stadio: quello ancora non è stato trovato.

FOTO | Fiorentina, ecco come sarà il nuovo stadio

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