Giustizia: il procuratore del tribunale dei minori di Firenze è il nuovo capo del dipartimento minorile del ministero
Antonio Sangermano dovrà lasciare la guida del tribunale fiorentino
Antonio Sangermano è ufficialmente il nuovo Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità. Il decreto di presa di possesso è stato firmato in via Arenula alla presenza del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e del capo di Gabinetto, Alberto Rizzo. Il 22 febbraio scorso il Csm aveva dato l'ok al collocamento fuori ruolo al procuratore per i minorenni di Firenze che lascia quindi la guida della Procura toscana. Sangermano, 57 anni, veste la toga dal 1994.
Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, commenta: "Esprimo soddisfazione per la nomina di Antonio Sangermano a Capo del Dipartimento di Giustizia minorile e di Comunità e gli assicuro piena collaborazione. I temi della giustizia minorile e dell'esecuzione penale per minori e giovani adulti meritano di ritrovare centralità nelle politiche del Ministero della Giustizia. Ad oggi i reclusi negli Ipm italiani sono meno di 400. Investire su prevenzione, formazione e accompagnamento al lavoro è fondamentale anzitutto per garantire maggiore sicurezza alle nostre Comunità e allontanare i giovani dai circuiti criminali".
Cassano presidente della Cassazione
Antonio Sangermano: il CV
Antonio Sangermano, da oggi Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, nato a Firenze il 3 aprile 1965, è entrato in magistratura nel 1994. Dal 1995 al 1999 ha ricoperto funzioni giudiziarie nella Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti e successivamente è stato trasferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli.
Dal 2003 al 2006 è stato collocato fuori ruolo presso il Ministero della Giustizia, come addetto al Gabinetto del Ministro nell'ambito dell'Ufficio Rapporti con il Consiglio Superiore della Magistratura e seguendo i lavori preparatori della riforma dell'Ordinamento Giudiziario.
Trasferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, si è occupato di reati in danno delle cd "fasce deboli" e di reati associativi comuni fino al 2010, quando è stato assegnato alla Direzione Distrettuale Antimafia. Dal 2012 ha prestato servizio presso la Procura della Repubblica di Prato, svolgendo funzioni direttive in qualità di Dirigente facente funzioni nel periodo settembre 2014-maggio 2015.