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Cronaca

Magistrati: Viola o Creazzo verso Roma, veleni sulla corsa

Palamara, in corsa per il ruolo di aggiunto, indagato per corruzione. La palla in mano al Csm

Potrebbe subire degli scossoni, fra grandi manovre, veleni e gialli, la corsa per i nuovi vertici della Procura di Roma. In corsa ci sono anche due magistrati oggi a Firenze: colui considerato fino ad oggi il favorito numero uno, il Procuratore generale Marcello Viola, e il capo della Procura del tribunale, Giuseppe Creazzo.

A provocare un terremoto è la notizia, riportata oggi dai quotidiani La Repubblica e Corriere della Sera,  che vede indagato a Perugia per corruzione Luca Palamara, ex consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura, già presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati.

Secondo le indiscrezioni di stampa Palamara sarebbe accusato di aver sviluppato rapporti con l'ex capo delle relazioni istituzionali di Francesco Bellavista Caltagirone, un lobbista arrestato nel febbraio 2018 per frode fiscale. Si parla di "viaggi e regali" che vanno "molto al di là dell'opportuno".

Palamara respinge le accuse, chiedendo ai magistrati di Perugia di essere sentito al più presto: "Apprendo dagli organi di stampa di essere indagato per un reato grave ed infamante per la mia persona e per i ruoli da me ricoperti", ha scritto in una nota.

"Mai, e sottolineo mai, - ha aggiunto - baratterei il mio lavoro e la mia professione per alcunché e sono troppo rispettoso delle prerogative del Csm per permettermi di interferire sulle sue scelte ed in particolare sulla scelta del Procuratore di Roma e dei suoi aggiunti".

Secondo la ricostruzione della stampa che citano il lavoro dei magistrati umbri, infatti, ci sarebbero manovre pesanti da parte di alcuni correnti di assumere il controllo, facendo valere il peso nel Csm, della Procura di Roma, dopo il pensionamento del capo di Giuseppe Pignatone: proprio Palamara era candidato per un ruolo di procuratore aggiunto.

Giovedì scorso la Quinta Commissione del Csm, chiamata ad esprimersi sulla successione, ha votato: quattro le preferenze ottenute da Marcello Viola, Sono quelle dei membri laici Gigliotti (Movimento 5 Stelle) e Basile (Lega) e dei togati Davigo (Autonomia&Indipendenza) e Lepre (Magistratura Indipendente). Solo un voto per di Franco Lo Voi, capo della procura di Palermo, e per l'altro "fiorentino" Creazzo.

Su questi tre nomi dovrà ora esprimersi il plenum del Csm, in un puzzle che oggi è diventato ancora più intricato. Palamara, tra l'altro, ha presentato domanda per la successione di Armando Spataro alla procura di Torino e per la nomina del nuovo Garante della privacy. 

Intanto, la Procura generale della avvierà accertamenti disciplinari su Luca Palamara. "Una pre-istruttoria ci sarà - ha detto il Pg Riccardo Fuzio - come accade per tutte le notizie di reato che riguardano i magistrati e che vengono comunicate alla Procura generale e al Csm".

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