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Cronaca Vicchio

Forteto: per la procura Fiesoli e gli altri indagati devono essere processati

I magistrati fiorentini che si sono occupati dell'inchiesta starebbero per inoltrare al gup la richiesta di rinvio a giudizio per il fondatore della comunità e gli altri 22 indagati

Il caso Forteto potrebbe essere arrivato alla svolta giudiziaria. A quanto pare la procura di Firenze sarebbe in procinto di inoltrare al giudice per l’udienza preliminare (gup) le richieste di rinvio a giudizio per l'inchiesta sul centro di recupero per minori con sede a Vicchio del Mugello (Firenze). A dicembre 2011, il fondatore e presidente della comunità, Roberto Fiesoli, 71 anni, finì in carcere per maltrattamento e violenza sessuale. Gli altri 22 indagati rispondono di maltrattamento. La procura intende chiedere il processo per tutti.

La comunità di recupero per minori 'Il Forteto' venne fondata nel 1977 per accogliere i bambini in difficoltà, specie quelli di famiglie con problemi di carattere sociale o economico. Secondo l’accusa, molti di quei piccoli sarebbero stati vittime di maltrattamenti da parte di Fiesoli, che li avrebbe costretti a lavorare e li avrebbe soggiogati psicologicamente, puree da adulti, imponendo loro pratiche omosessuali e ''rigide regole di vita e di comportamento'', come quelle che limitavano contatti o attività esterne alla comunità. Di alcuni di loro Fiesoli avrebbe abusato sessualmente. Per l'accusa, gli altri indagati - fra i quali genitori affidatari dei piccoli, componenti e il cofondatore della comunità, Luigi Goffredi - avrebbero aiutato Fiesoli che, grazie al loro contributo, avrebbe instaurato un vero e proprio 'regime' con regole ferree e omertà.

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