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Cronaca

Poste, il sindacato attacca: “No a privatizzazioni selvagge”

La Cisl Toscana dopo l'allarme del sottosegretario Giacomelli: “Se Poste diventa un banca, risparmiatori a rischio"

Il piano di privatizzazione portato avanti da Poste Italiane preoccupa da tempo i sindacati. Alla loro voce si è unita quella di un rappresentante del governo, il sottosegretario allo sviluppo economico Antonello Giacomelli.

“Privatizzare Poste è un errore strategico, impariamo dal caso Telecom. Poste deve mantenere un radicamento sociale e gli obblighi del servizio universale”, ha dichiarato Giacomelli ieri a Repubblica, pur parlando a titolo personale e non a nome del governo.

“Il sottosegretario mostra le nostre stesse preoccupazioni, il suo allarme va ascoltato - lo applaude Riccardo Cerza, segretario di Cisl Toscana -. E' un piano scellerato, che prevede un ulteriore 30% di capitale privatizzato, che farebbe fare a Poste la fine di Telecom. Continueremo a mobilitarci contro la chiusura degli sportelli periferici”.

“Il rischio – prosegue Cerza -, è di distruggere un patrimonio di presenza sul territorio, servizi, fiducia dei cittadini, posti di lavoro che le Poste da sempre rappresentano, per un pugno di soldi che consentano al governo di dire che i conti sono in ordine. Questa ulteriore privatizzazione continuerebbe ancor più quella deriva di Poste verso i servizi finanziari, con i rischi che tanti risparmiatori toscani hanno sperimentato negli ultimi anni sulla propria pelle”.

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