Primo maggio, Uffizi chiusi: Cgil e Uil con il Polo, Cisl all'attacco solitario

“E’ colpa del polo museale” se gli Uffizi resteranno chiusi il Primo maggio: “al Polo spetta programmazione delle aperture, pubblicando a tempo debito l’interpello per reperire il personale disponibile”. Così la Cisl Firenze, che a stretto giro si tira dietro anche la presa di posizione di Cgil e Uil. Il tono però è diverso, il segno è l’opposto.

I due sindacati, infatti, ringraziano il direttore degli Uffizi, Antonio Natali, le cui dichiarazioni riportano fedelmente l'orientamento del personale di Uffizi e Accademia, che da anni rivendica il diritto a fruire delle sole tre festività garantite dal contratto (Natale, Capodanno e Primo Maggio) "non aderendo ai progetti nazionali di apertura, che vengono da noi condivisi solo perché basati su adesione volontaria”. Cgil e Uil “apprezzano che si riporti il tema delle aperture dei musei sul terreno di un confronto realistico con le maggiori strutture europee: il Primo maggio il Louvre e il Museo d'Orsay sono chiusi, il Prado è chiuso, il Museo dell'Acropoli di Atene è chiuso, anche i Musei Vaticani sono chiusi!”.

E se la Cisl si è schiera a fianco di Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del Mibac che ieri ha definito “una scelta sbagliata” la chiusura del museo fiorentino, Cgil e la Uil ribattono capovolgendo il punto di vista: “il Primo maggio l'offerta dei musei statali fiorentini è garantita dall'apertura di strutture di assoluta eccellenza quali il Bargello, Palazzo Davanzati, il Giardino di Boboli, il circuito delle Ville Medicee, il Cenacolo di Andrea del Sarto e il Museo Archeologico, che certamente meritano una maggior attenzione, non solo mediatica ma soprattutto dello stesso Ministero: chiediamo investimenti che ne valorizzino il potenziale e che ne garantiscano la conservazione come patrimonio dell'umanità”.