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Cronaca

Primarie Pd, dai 5 Stelle già un messaggio a Schlein e Fossi: "Ora fate la sinistra"

Galetti e Noferi: "Dalla multiutility all'aeroporto alla guerra, serve una sinistra che contrasti l’avanzare del centro-destra anche in Toscana"

Trapela soddisfazione dalle prime dichiarazioni pubbliche dei 5 Stelle toscani sulla netta affermazione di Schlein e Fossi alle primarie del Pd.

"Facciamo le nostre congratulazioni alla neo segretaria Elly Schlein e al segretario regionale Emiliano Fossi. Innanzitutto constatiamo con piacere la grande prova di democrazia che questo partito ha dato facendo scegliere agli elettori i propri rappresentanti. Il risultato delle urne è chiaro e inequivocabile, serve una sinistra determinata per contrastare l’avanzare del centro-destra anche in Toscana", scrivono in una nota la capogruppo in Regione dei pentastellati Irene Galletti e la consigliera regionale Silvia Noferi.

Servizi pubblici e aeroporto

"Come Movimento 5 Stelle - proseguono -, ci attendiamo di vedere anche in Toscana la svolta a sinistra di Schlein e Fossi, ad iniziare dalle importanti battaglie che finora ci hanno visto come l’unica forza politica di contrasto. Ci riferiamo ad esempio alla decisione della giunta Giani di appoggiare l’operazione del sindaco Nardella di privatizzare servizi pubblici strategici come acqua, rifiuti, energia con la 'operazione Multiutility', nella caparbietà con cui si ostinano nel progetto di sventrare una volta per tutte la piana fiorentina con la costruzione di un nuovo aeroporto intercontinentale, con la determinazione con cui hanno favorito l’installazione della nave rigassificatrice nel porto di Piombino e svenduto la sanità pubblica che vede chiudere ospedali e servizi essenziali nei territori delle aree interne".

Ucraina

La speranza dei 5 Stelle è che si apra una prospettiva nuova anche a quello che è stato finora il prevalente, e di fato quasi unico, approccio della politica italiana alla guerra in Ucraina. "Ci attendiamo - le parole di Galletti e Noferi -, parole forti e chiare sulla necessità di iniziare una trattativa diplomatica che porti alla pace fra Russia e Ucraina, perché il popolo di sinistra è sempre stato contrario alla guerra, come hanno dimostrato le manifestazioni dei giorni scorsi in tutta Italia, e lo stesso la stragrande maggioranza degli italiani".

Dichiarazioni dove la parola 'sinistra' emerge più volte, fronte sul quale, stando appunto alle parola sopra, le due 5 Stelle sembrerebbero volersi collocare senza ambiguità. Quella stessa ambiguità che in numerose occasioni Schlein e Fossi imputavano al Partito democratico degli ultimi anni. "Con noi - avevano assicurato anche nell'ultimo partecipato appuntamento elettorale fiorentino -, il Pd tornerà a sinistra".

Sirene renziane

Ora, certamente, dopo le parole Fossi e Schlein dovranno essere ovviamente giudicati dai fatti, da quello che vorranno (e potranno) fare. Difficile che però non cavalchino l'onda di un possibile cambiamento, abbandonando finalmente le sirene renziate (e già di nuovo arrivate per esempio da Maria Elena Boschi tramite social, all'indirizzo di chi nei dem voglia lasciare la nuova nave che la 37enne Schlein dovrà traghettare).

Giani traballa

A proprio in Regione si aprono scenari interessanti. Traballa, e molto, la posizione di Eugenio Giani. Non è affatto scontato che la nuova dirigenza dem lo confermi come ricandidato alle regionali del 2025. Potrebbero esserci ripercussioni anche sulla maggioranza che lo sostiene? Può darsi. Al momento il presidente conta anche sull'appoggio (pur spesso pungente) di due consiglieri Iv: Sguanci e Scaramelli. Due, come le consigliere cinque stelle. Che, per ora, stanno all'apposizione. Ma in futuro, chissà. Un avvicinamento tra Pd e pentastellati, in caso di un 'ciaone' a Renzi da parte dem, potrebbe anche concretizzarsi.

La grande vittoria di Schlein e Fossi alle primarie

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