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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Prete accusato di pedofilia, il gip: “Resi schiavi in ragione della fede”

Secondo quanto scritto dal gip dell'inchiesta, il prete fiorentino accusato di pedofilia usava per avvicinare i fedeli il "Cantico dei Cantici", inducendole le ragazze ad avere rapporti sessuali con lui

“Resi schiavi in ragione della fede”. Questa la condizione, secondo quanto scritto dal gip archiviando l’inchiesta, per i fedeli ed i bambini affidati al prete fiorentino accusato di pedofilia. Don L.C. faceva credere di essere il “Signore” mentre la sua aiutante dichiarava d’essere la "Madonna".
 
 Per avvicinare i giovani, da quanto riportato, sembra utilizzasse il Cantico dei Cantici in modo da ottenere la fiducia dei fedeli invitando poi le ragazze ad avere rapporti sessuali. Il gip parla di "clima terribile, pesante, tetro, autoritario, blasfemo, perdurato per tantissimi anni nella parrocchia della Regina della Pace".

Le parole delle vittime sfociano dal portavoce ufficiale Francesco Aspettati. Quest’ultimo ha ricordato come la giustizia civile abbia riconosciuto oltre alle colpe del prete fiorentino anche quelle di altri “non solo le sue, come da sempre sosteniamo anche noi". Richiesto l’intervento del vescovo Betori per un chiarimento pubblico.  
 

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