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Cronaca Centro Storico / Piazza San Marco

Università, Cgil Firenze: la legge di stabilità offende i ricercatori

Ricercatori e personale tecnico-amministrativo in presidio sotto il rettorato di piazza San Marco: "A Firenze i professori e ricercatori strutturati sono circa 1800, ma sono più di 2.000 quelli non strutturati. Senza loro l'Ateneo chiude"

“In questa sciagurata legge di stabilità il governo ha deciso di stanziare solo 200 milioni di euro, che equivale a un aumento di circa 7 euro lordi al mese per ogni lavoratore: è una cosa offensiva”. Lo sottolinea John Gilbert, della Flc-Cgil Firenze, durante il presidio di protesta davanti al rettorato dell’Università di Firenze, in piazza S. Marco, in occasione della giornata nazionale di mobilitazione negli atenei. “Chiediamo di cambiare rotta sulla politica che riguarda la formazione alta, la ricerca pubblica nel Paese: siamo stanchissimi- continua- di formare ricercatori tra i migliori al mondo, ma poi assunti all’estero”.

Per questo la Cgil, LINK-Coordinamento Universitario, assieme al Crnsu (Ricercatori non strutturati), “abbiamo presentato degli emendamenti alla legge di stabilità: chiederemo l’assunzione di 4.000 giovani ricercatori ogni anno per dare vita e futuro alle nostre università”. E qui Gilbert si sofferma sulla situazione dell’Ateneo fiorentino dove “i professori e ricercatori strutturati sono circa 1800, ma sono più di 2.000 i ricercatori non strutturati. Senza il loro contributo alla didattica e alla ricerca l’Università di Firenze chiuderebbe domani”. In questa logica, continua, “chiediamo anche l’assunzione dei circa 350 precari tecnici-amministrativi e lo stop alle esternalizzazione dei servizi”.

Durante il presidio, a cui ha preso parte anche la Uil, i manifestanti (circa un centinaio) hanno difeso l’università pubblica, in opposizione alla trasformazione degli Atenei in fondazioni. Inoltre hanno reclamato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro (scaduto dal 2009) “con il recupero degli oltre 6.000 euro persi in media dai lavoratori dal 2009 ad oggi”.

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