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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

'No tav, no mafia, no tunnel': a Palazzo Vecchio il presidio contro il 'buco' sotto Firenze

Annunciata da poco la nuova data per l'avvio allo scavo: "Opera inutile e dannosa"

'No Tav, No Mafia', 'No tunnel Tav sotto Firenze, le alternative ci sono', 'Tanti treni ma alla luce del sole, no al tunnel sotto Firenze'. Questo si leggeva sugli striscioni esposti ieri in piazza Signoria, sotto Palazzo Vecchio, al presidio per contestare il passaggio in sotterranea sotto la città dell'alta velocità. Un'opera di cui si parla da decenni (il primo progetto risale ad inizi anni '90 del secolo scorso) e il cui scavo, dopo continui rinvii, dovrebbe, almeno secondo l'ultimo annuncio, partire a marzo prossimo. La notizia dell'aggiudicazione dei lavori - per un miliardo di euro -, è di poche settimane fa.

"L’8 dicembre è divenuta, durante i forum internazionali contro le grandi opere inutili e imposte, la giornata che ricorda questo triste fenomeno diffuso in tutto il mondo; ricorda la manifestazione che nel 2005, a Venaus, vide l’occupazione dei cantieri TAV in Val di Susa e il loro abbandono da parte dei costruttori. Oggi, a Firenze, si è tenuto un flash mob per ricordare che nella Firenze sempre più lontana dai suoi cittadini sta per abbattersi un progetto inutile, costoso, dagli impatti volutamente ignorati. Con l’aggiudicazione dell’appalto a Pizzarotti-Saipem gli appetiti del complesso economico-finanziario trovano finalmente un generoso dono fatto da Ferrovie e politica toscana per il completamento dell’opera", scrive in una nota il comitato No Tav Firenze.

"Nessuno degli interessati ai lavori vuol ricordare i problemi dell’opera, quelli passati - errori progettuali, corruzione, truffa, traffico rifiuti, camorra - e futuri - impatti su falda, edifici, disastro per il sistema dei trasporti -. Soprattutto - si legge ancora -, si tende a mascherare un aumento dei costi vergognoso, oltre il 100% dei costi giocando sui numeri. Il valore di quanto da realizzare secondo la vecchia gara era di 500 milioni, adesso l’appalto è improvvisamente schizzato a 1.100 milioni di euro. L’8 dicembre non ci ricorda solo l’abuso di cemento da parte di questa politica scellerata, ma anche la mancanza di democrazia che vige in questi pachidermi che dissanguano un paese indebolito dalle ricorrenti crisi".

Al presidio erano presenti anche i due consiglieri comunali di Sinistra progetto comune, che hanno promosso il flash mob, Dmitrij Palagi e Antonella Bundu. "Tanti - sottolineano i due consiglieri -, sono i tentativi per attentare al futuro del territorio toscano. Per questo era importante dare un segnale anche a Firenze, di fronte a Palazzo Vecchio, nella giornata contro le opere inutili e dannose".

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