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Cronaca

Toscana 2015: vita più lunga ma pochi figli, la popolazione invecchia

Nel 2014 la speranza di vita sale 80,9 anni per gli uomini e 85,4 anni per le donne, sopra la media nazionale. Ma siamo la terza regione più vecchia d'Italia: per fortuna ci sono i migranti

La Toscana si conferma fra le regioni italiane dove si vive più a lungo. Ma se le ricadute sociali della crisi economica non sembrano fortunatamente avere scalfito l'invidiabile primato, i dati demografici rilevati alla fine del 2014 restituiscono l'immagine di una regione che, sia pure gradualmente, sta cambiando faccia. Una regione che invecchia, fa meno figli e li fa sempre più tardi. Nello stesso tempo, la famiglia e la società sono sempre più arcobaleno, si parlano tante lingue e appaiono in aumento coloro che, fra i più giovani, scelgono di trasferirsi o di emigrare all'estero. E' questa la fotografia della Toscana che emerge dal rapporto "Le tendenze demografiche anno 2015" elaborato dall'ufficio regionale di statistica" sulla base delle rilevazioni Istat al 31 dicembre 2014.

Aumentano i cittadini di origine non italiana che scelgono di stabilirsi nella nostra Regione: sono il 10,5% dei 3 milioni e 752mila 654 residenti in Toscana. Si tratta di 395mila573 persone: 8mila223 (+2,1%) in più rispetto al 2013. La loro distribuzione sul territorio toscano non è uniforme. I Comuni nei quali si rilevano le percentuali maggiori di residenti di origine non italiana sono nella provincia di Grosseto, Siena e Pisa.

In Toscana, come in Italia, si vive sempre più a lungo. Nel 2014 la speranza di vita alla nascita è di 80,9 anni per gli uomini e 85,4 anni per le donne (rispettivamente superiori di 0,7 e 0,5 anni rispetto alla media nazionale). Ci sono però sempre meno nascite. Le donne italiane e toscane in età feconda sono sempre meno e fanno figli più tardi.

Il valore più alto del tasso di fecondità si è riscontrato nel 2008 e nel 2010, con 1,42 figli per donna. Nel 2014 l'indicatore si attesta su 1,36, mentre nel 2013 era 1,35. Fra il 2010 e il 2013 la maggior variazione percentuale negativa delle nascite si registra a Grosseto, seguita da Livorno e Massa Carrara. Ne risulta un invecchiamento della popolazione, facendoci conquistare il primato, dopo la Liguria e il Friuli Venezia Giulia, di regioni con il più alto indice di vecchiaia: al 31 dicembre 2014 nella popolazione residente toscana si contano 190,1 persone over 65 anni ogni 100 giovani con meno di 15 anni. Senza il contributo delle donne migranti, la cui fecondità è mediamente superiore a quella delle donne italiane, l'invecchiamento sarebbe ancora più grave, con tutto il peso economico e sociale che ne consegue (pensioni, sanità, ecc.).

Anche in Toscana si rileva, fra il 2010 e il 2013, un incremento di circa il 2% dei nati con almeno un genitore non italiano, aumentano anche i nati con entrambi i genitori non italiani. In Toscana, poi, i nati da genitori non coniugati sono circa 9mila500, in linea con il livello degli ultimi 4 anni.

Il numero dei cittadini non italiani che lasciano la Toscana è risultato in aumento dal 2010 al 2012, mentre si rileva un cambiamento di tendenza dal 2012 al 2013. Tuttavia risulta ancora più marcato l'incremento dei cittadini italiani residenti in Toscana che decidono di trasferirsi all'estero. Fra coloro che emigrano, la maggioranza sono uomini (57%), mentre fra gli 'stranieri' sono le donne a far registrare la quota maggiore (56%) e l'età è quella fra i 20 e i 45 anni, fra il periodo che caratterizza il ciclo conclusivo della formazione scolastica e le età lavorative adulte.

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