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Cronaca

Blitz di Casapound in via Ponte di Mezzo: "No ai profughi"

I militanti hanno appeso uno striscione: "Nell'immobile realizzare case per gli italiani, noi pronti a scendere in piazza con loro"

“Diritto alla casa: prima gli italiani”. E’ la scritta su uno striscione esposto da militanti fiorentini di Casapound in un blitz all’immobile di via Ponte di Mezzo, già sotto indagine e finito nel mirino per lo scandalo immobiliare della Asl. La protesta riguardava l’ipotesi, contenuta in un documento della Regione, che nella struttura trovino rifugio alcuni profughi.

"Abbiamo visitato lo stabile esternamente ed è in perfetto ordine", precisa il responsabile di Casapound Firenze Saverio Di Giulio, "e pare già pronto per essere adibito ad alloggio di intere famiglie, tanto che si vede pure che è dotato di climatizzatori ancora da rinnovare. Non si capisce però per quale motivo una struttura come questa, che potrebbe aiutare il Comune di Firenze nella continua emergenza abitativa, debba essere destinato ad ospitare finti profughi di guerra, ossia veri e propri clandestini che non provengono da stati belligeranti ma che le istituzioni ci vogliono spacciare, invece, per richiedenti asilo”.

"Peraltro", conclude Di Giulio, "abbiamo avuto modo di confrontarci con abitanti ed operatori economici della zona e tutti hanno espresso la propria preoccupazione per le ricadute negative sulla vivibilità del quartiere conseguenti alla scelta di ospitare il gruppo di clandestini. Non riusciamo a concepire perché non si sia preso in considerazione di destinarlo alle centinaia di famiglie italiane in attesa di un alloggio popolare. Da parte nostra, comunque, i residenti della zona e i cittadini di Firenze avranno sempre tutto il nostro appoggio e tutta la nostra solidarietà qualora decidano di porre in essere manifestazioni di protesta o di sensibilizzazione dell'opinione pubblica".

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