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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza: a Firenze controlli raddoppiati e reati in calo nei primi tre mesi del 2023. Ma le rapine in strada aumentano

Risultati e gli obiettivi confermati per il 2023 dal questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma: "Pattuglie interforze a 360 gradi per anticipare la soglia di prevenzione del crimine e sempre migliori servizi al cittadino"

In occasione del 171° anniversario della fondazione della polizia di Stato, celebratosi nella giornata odierna, la questura di via Zara diretta dal questore Maurizio Auriemma ha rilasciato un bilancio approfondito dell’attività effettuata in provincia di Firenze, con importanti raffronti tra il 2021 e il 2022, tra il primo trimestre del 2023 e quello dell’anno passato, nonché alcuni dati riferiti agli ultimi 12 mesi. Ecco i dati dei principali settori d'intervento.

MISURE DI PREVENZIONE - DIVISIONE POLIZIA ANTICRIMINE E DIGOS

Le misure di prevenzione costituiscono un importante strumento dell’autorità di pubblica sicurezza per anticipare eventuali condotte criminali o il loro ripetersi nel tempo. Tra queste spiccano indubbiamente i divieti di avvicinamento alle manifestazioni sportive emessi nei confronti di coloro che, ad esempio, sono stati identificati a seguito di comportamenti ritenuti decisamente antisportivi. Dal 2021 al 2022 si registra un incremento del +43% di Daspo emessi dal questore della provincia di Firenze, passando da 56 a 80 provvedimenti. Nell’ultimo anno sono stati colpiti da questi specifici “divieti” anche alcuni minorenni fermati dalle forze di polizia, dopo aver dato luogo a disordini nell’ambito di manifestazioni sportive. Gli accertamenti su questi episodi hanno parallelamente richiesto anche un’importante attività investigativa della digos fiorentina, impegnata in parallelo anche su altri fronti di competenza.

Sempre nell’ambito delle misure di prevenzione, in questo caso patrimoniali, la divisione polizia anticrimine di Firenze, coordinata dal servizio centrale anticrimine della polizia di Stato ha eseguito, nel luglio scorso, il sequestro di beni, assetti societari e disponibilità finanziarie riconducibili, anche per interposta persona, ad un uomo indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura fiorentina per usura e altri reati associativi. Il provvedimento, eseguito in parallelo anche nel salernitano, ha interessato beni il cui valore è stimato per diverse centinaia di migliaia di euro.

Via delle Porte Nuove: la polizia sgombera un palazzo

Più particolare è invece la questione degli ammonimenti del questore, ovvero quella sorta di “cartellino giallo” adottato nei confronti delle persone responsabili, ma non ancora denunciate, di stalking o di isolati episodi di violenza domestica. Sono 7 gli ammonimenti emessi durante lo scorso anno dalla questura di Firenze, così come 7 erano stati quelli andati a buon fine l’anno precedente. Oltre una cinquantina, invece, le istanze complessivamente arrivate lo scorso anno in via Zara e trattate dalla divisione polizia anticrimine della questura, la maggior parte delle quali non sfociate però nella misura di prevenzione per mancanza di presupposti di legge (come ad esempio la rilevazione di reati procedibili d’ufficio e per i quali non è quindi possibile procedere in questa direzione).

Tra queste emergono anche alcuni casi di cosiddetto “stalking condominiale” caratterizzati dal ripetersi nel tempo di fastidiosi episodi accaduti in ambito di vicinato e che possono addirittura minare la serenità di interi stabili: musica alta in orari di riposo, occupazione arbitraria di spazi comuni, ecc. Nella maggior parte dei casi si tratterebbe tuttavia di controversie di natura meramente civilista, che pertanto, non avendone i requisiti, non possono sfociare in “ammonimenti”. A questo si aggiunge che nella maggior parte degli altri casi, quando la vittima chiede l’avvio dell’iter finalizzato all’emissione della misura, in molti di questi il “maltrattante” fa marcia indietro e quindi non è detto che si arrivi al vero e proprio ammonimento. Anche qui, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale insieme ad una mirata informazione che, in particolare negli ultimi anni, non è certo stata trascurata dalla questura di Firenze.

Giovane rapina tabaccheria accanto alla questura: fermato dalla polizia

Nel 2022 il questore Maurizio Auriemma si è interessato anche al recupero degli autori di questi reati, siglando insieme ad enti privati dei protocolli ad hoc che prevedono percorsi di recupero con la collaborazione di professionisti di ogni genere. Proprio la consapevolezza dell’importanza di sostenere e tutelare le vittime di stalking, violenza domestica e cyberbullismo, nonché di rieducare gli artefici di tali condotte, porta il questore della provincia di Firenze a firmare a giugno il protocollo Zeus con il Cipm Toscana Aps (centro italiano per la promozione della mediazione). Seguendo la stessa linea, a dicembre è stato invece ufficializzata in via Zara la collaborazione con la sede fiorentina del centro di ascolto uomini maltrattanti, mentre - grazie a un altro protocollo d’intesa voluto dal questore Maurizio Auriemma con la direzione delle case circondariali di Sollicciano e Gozzini - dal novembre 2022 polizia di Stato e polizia penitenziaria lavorano fianco a fianco per anticipare insieme la soglia di prevenzione della violenza di genere.

PREVENZIONE E CONTROLLO DEL TERRITORIO - L’EFFICIENZA DEL 112 NUE

Sempre a proposito di prevenzione, nel 2022 aumentano i controlli in strada su persone e mezzi: le volanti della questura di Firenze, quelle dei commissariati di San Giovanni, Rifredi Peretola, Oltrarno, Sesto Fiorentino e Empoli, affiancate dalle pattuglie del reparto prevenzione crimine Toscana hanno più che raddoppiato i controlli di persone rispetto al 2021: si passa da 63.710 a 129.291 persone identificate. Negli ultimi tre mesi del 2023 sono 16.156 le persone identificate e 2834 i veicoli controllati, con numeri raddoppiati rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Particolare attenzione è stata rivolta alle zone dove sono stati segnalati e registrati particolari fenomeni criminali, come ad esempio lo spaccio di droga, che sulla base dell’oggettiva percezione dei cittadini vanno inevitabilmente di pari passo con il degrado urbano. Tra queste emerge senza alcun dubbio il parco delle Cascine, la vasta area verde alle porte del centro storico, la cui fitta vegetazione verrebbe notoriamente anche utilizzata dai pusher come un magazzino a cielo aperto della droga. In un tale contesto, è alquanto inconsueto sorprendere uno spacciatore con addosso un quantitativo di sostanza illegale che ne faccia scattare l’arresto per detenzione ai fini di spaccio.

Controlli nel bosco delle Cerbaie: trovati 8 chili di hashish e cocaina

I pusher, sulla base di quanto ormai riscontrato già da diversi anni in molteplici piazze italiane, operano per lo più su appuntamento e quasi sempre si portano dietro singole dosi rischiando quindi di incappare, nella peggiore delle ipotesi, in una denuncia in stato di libertà per la cosiddetta “modica quantità” di sostanza posseduta (articolo 73 comma 5 DPR 309/90). Negli ultimi mesi abbiamo assistito inoltre ad un vero e proprio “upgrade” dei mercati di spaccio attraverso l’utilizzo di ultimissimi sistemi di comunicazione criptati o che difficilmente lasciano tracce dopo la chiamata o la visualizzazione dei messaggi di testo scambiati tra i venditori e i papabili clienti. Nonostante questo le forze di polizia hanno sempre continuato a far sentire la loro presenza sul territorio: dall’inizio del 2023 solo la polizia di Stato ha già sequestrato più di 75 chili di stupefacente, tra hashish, marijuana, cocaina ed eroina, oltre a qualche dose di droga sintetica. Nel corso del 2022 sempre la polizia di Stato fiorentina aveva invece complessivamente sequestrato più di 78 chili di droga. La parola d’ordine del questore Maurizio Auriemma è ed è sempre stata “nessuna zona franca a Firenze”.

Le pattuglie hanno passato al setaccio sia il centro che le periferie cittadine, spingendosi ovviamente anche nell’hinterland. Oltre al parco delle Cascine e Novoli, ad oggi le zone finite sotto la lente di ingrandimento della polizia di Stato e di tutte le altre forze in campo, sono la Fortezza da Basso, San Jacopino, Sant’Ambrogio, San Lorenzo e Campo di Marte. Uscendo dal comune fiorentino sono stati e vengono tuttora effettuati mirati servizi antidroga - e quindi antidegrado - anche a Sesto Fiorentino e nell’empolese dove ad entrare nel mirino degli agenti e dei militari, negli ultimi mesi, è stato il bosco delle Cerbaie. Proprio qui, il commissariato di Empoli, grazie anche alle unità cinofile antidroga della polizia di Stato, ha recentemente scoperto 8 chili di hashish sepolti sotto oltre mezzo metro di terra.

Edicolante accoltellato alla schiena: la polizia denuncia un 17enne

A tutto questo si somma l’ordinaria attività di prevenzione e controllo del territorio delle volanti della questura coordinate dalla sala operativa di via Zara. Proprio qua è dove vengono smistate le richieste di intervento gestite dalla centrale unica di risposta Nue 112, la cui istituzione ha portato indubbiamente benefici sia agli utenti finali che agli operatori delle sale operative, innalzando la professionalità e la qualità di lavoro dell’intera struttura del pronto intervento. L’individuazione della macrotipologia di interventi e la geolocalizzazione dell’area di competenza, risulta infatti essere una strategia vincente che trova effettivo riscontro nella praticità e nel miglioramento del servizio offerto a tutta la cittadinanza.

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