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Cronaca

Renzi, il consiglio regionale approva testo 5 Stelle - Pd per "dissociarsi dal plauso al regime saudita": Iv e Forza Italia contrarie

Imbarazzo anche tra i dem: 7 consiglieri non partecipano al voto. Lega e Fdi si astengono

Il Consiglio regionale si dissocia dal plauso espresso dal senatore e leader di Italia viva, Matteo Renzi, al regime saudita, durante una recente visita a Riad. Lo fa con una mozione presentata dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi ed emendata dal Partito democratico che è stata approvata oggi dall'aula a maggioranza con 17 voti favorevoli, tre contrari (Italia viva e Forza Italia) e nove astenuti (Fdi e Lega).

Il testo impegna il presidente e la giunta regionale a "dissociarsi dalle posizioni di plauso di Matteo Renzi al regime saudita" e "rinnovare l'adesione della comunità toscana ai principi di tutela delle libertà politiche e civili e ribadendo l'impegno della Regione Toscana sul tema dei diritti delle donne e per quanto concerne le politiche attive sulle pari opportunità".

La mozione provoca lacerazioni in aula e qualche imbarazzo nelle stesse file dei dem. Non a caso al momento del voto non partecipano ben 7 consiglieri del Pd, fra cui il governatore Eugenio Giani e il presidente dell'assemblea legislativa, Antonio Mazzeo, che al momento della discussione ha lasciato la conduzione dei lavori al vice presidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli (in quota Italia Viva).

"Non ho partecipato alla votazione perché ero impegnato in un incontro istituzionale, non rinviabile, da tempo convocato e concordato con l'assessore regionale Leonardo Marras e se fossi stato in aula avrei votato secondo le indicazioni del mio gruppo di appartenenza, il gruppo Pd, come sempre ho fatto", fa sapere poco dopo lo stesso Mazzeo.

"In Arabia Saudita Renzi avrebbe dovuto chiedere la liberazione di chi si batte per i diritti umani e smettere di sostenere progetti che nulla hanno a che vedere col Rinascimento. Risulta incomprensibile la sua vicinanza a quel regime", attacca la 5 Stelle Noferi.

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Nel corso del dibattito le richieste di Lega e Italia Viva di ritirare l'atto sono state respinte.

“Ho tanti contatti e tutti sanno che sono renziano, lo sono sempre stato e sempre lo sarò. Non ho avuto una persona che mi abbia chiamato per chiedere una delucidazione rispetto a quanto accaduto. Avrei avuto titolo, ho avuto invece 300-400 contatti che mi hanno chiesto quando verranno vaccinati. E' questo il tema per cui siamo chiamati a legiferare, intervenire, a incidere. Evidentemente questa mozione per voi è una priorità, per me non lo è”, dice il consigliere di Iv Scaramelli. Italia viva lamenta anche la mancanza della stessa sollecitudine da parte dell’aula a prendere la distanza da altri Stati autoritari, come quello cinese.

Come detto, a favore votano le due consigliere 5 Stelle (oltre alla Noferi la capogruppo Irene Galletti) e 15 consiglieri Pd (i 7 Pd che non hanno partecipato al voto sono Giachi, Merlotti, Pieroni, Anselmi, Benucci, Giani, Mazzeo). Astenuti Lega e Fratelli d'Italia mentre a sopresa invece vota contro, oltre ai due consiglieri di Italia Viva (Sguanci e Scaramelli), anche l'unico consigliere di Forza Italia, Marco Stella.

“In politica esiste anche la geopolitica. Sotto il governo dei 5 Stelle l’Arabia Saudita è entrata nella compagine sociale di Eni. Non ho sentito neppure una parola su questo, è forse anche questo un tema?”, chiede Stella.

"Non nutriamo nei confronti del senatore Renzi alcun odio e verso di lui ben volentieri abbiamo espresso solidarietà per l'atto intimidatorio che ha subito (l'invio pochi giorni fa di una lettera con dei bossoli al Senato, ndr), ma oggi siamo qui a dire che per rispetto verso la civiltà della Toscana accostare l'Arabia saudita al Rinascimento dei Paesi arabi o invidiarla per il costo del lavoro è assolutamente inopportuno. Sono parole assolutamente inappropriate", scandisce invece il capogruppo del Pd Vincenzo Ceccarelli.

"Il fatto che il Partito democratico abbia votato contro Italia Viva e insieme ai grillini è un dato politico inoppugnabile. Se la maggioranza che sostiene Giani sta mutando, i toscani hanno il sacrosanto diritto di saperlo. Se in consiglio regionale si sta formando una nuova maggioranza - attacca il consigliere di Fdi Francesco Torselli -, Giani venga a riferire in aula".

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