Fortezza, per Pitti chiusa la ciclabile: i ciclisti ricorrono al Ministero
Firenze in Bici e città Ciclabile: "Le esigenze di pedoni e ciclisti sempre ignorate dall'amministrazione fiorentina"
C'è Pitti, e il Comune ha chiuso la pista ciclabile intorno alla Fortezza, per favorire gli ingressi e le operazioni di carico e scarico della merce. La decisione non è andata giù alle associazioni cittadine di ciclisti Firenze In Bici Onlus e Città Ciclabile, che hanno inviato un ricorso al Ministero dei Trasporti impugnando il provvedimento che ha imposto la chiusura dello snodo ciclabile.
“La città di Firenze, a differenza di tante altre, continua ad investire in un polo fieristico (per il quale è stato appena annunciato un piano di rilancio da 142 milioni di euro, ndr) nelle immediate vicinanze della stazione e del centro storico e ciò, in occasione dei grandi eventi fieristici, mette inevitabilmente sotto stress tutto il sistema viario e di mobilità nell'area della Fortezza da Basso”, dicono Alessandro Cosci e Luca Polverini, presidente e vice di Firenze In Bici.
"I percorsi ciclabili e pedonali intorno alla Fortezza - spiega Cosci - costituiscono lo snodo fondamentale della rete ciclabile cittadina. La loro prolungata e sconsiderata interruzione, senza fornire valide alternative né adeguata segnalazione, crea condizioni di estremo pericolo: l'unica soluzione per pedoni e ciclisti è quella di immettersi nei viali”.
“In questo modo - prosegue -, il comune disincentiva l'uso delle due ruote proprio nel momento in cui, a causa dei lavori della tramvia, sarebbe indispensabile alleggerire il traffico veicolare”.
“Ancora una volta il comune ha ignorato le vitali esigenze di sicurezza dei ciclisti cittadini. L'insensibilità alle nostre richieste è stata totale, come nel caso della chiusura della pista di Viale Redi e di viale Belfiore”, aggiune Carla Lucatti, presidente di Città Ciclabile.