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Cronaca

Pinocchio, compleanno a Firenze: una birra "al legno" per brindare ai suoi 140 anni

Sarà presentata a metà aprile: l'idea di un'azienda artigianale, ecco com'è nata

1883-2023: buon compleanno Pinocchio! 140 anni di storia per il celebre burattino di legno, che quest'anno viene festeggiato in un modo inedito. Libri ed articoli per la scuola, ma anche caramelle e dolciumi, passando per i liquori: dopo aver messo la propria firma sui più svariati generi prodotti, per la prima volta oggi dà il nome alla "Birra Pinocchio".

È l'idea che nasce dal sodalizio fra l'associazione "Pinocchio a Casa Sua", nata con l'intento di valorizzare la realtà storica del libro di Carlo Lorenzini, e il Birrificio Oltrarno di Firenze. Che dà vita alla "Birra bugiarda": così viene definita. La birra verrà presentata a metà aprile al Museo del Giocattolo e di Pinocchio di Firenze.

Una ricetta particolare creata dal birrificio artigianale, che offre alla bevanda alcolica chiari sentori del legno. E realizzata proprio ad una fermentazione di questi legni, durata quattro settimane. 

Così come l'etichetta realizzata dal pittore e artista poliedrico fiorentino Roberto Ciabani e dall’artista contemporaneo Skim, nome d’arte di Francesco Forconi, noto per il suo legame col graffitismo. Raffigura il burattino con la birra in mano e alle spalle la città che gli ha dato il nome, oggi nota come San Miniato Basso, ma che fino al 1924 portava proprio il nome di Pinocchio. 

"In Russia commercializzano bibite analcoliche con il nome e disegno di Pinocchio, esiste una fattoria in Australia che da anni produce vino a base di Sangiovese e Arneis, ma con etichetta che riporta il profilo inconfondibile del burattino”, racconta il Presidente dell'associazione "Pinocchio a Casa Sua", Giuseppe Garbarino, che è anche fra i fondatori del Birrificio Oltrarno.

"In Italia - ricorda Garbarino - ci sono almeno una decina di ristoranti che hanno il nome Pinocchio, senza contare i Gatto e la Volpe o i ristoranti Mangiafuoco, una chiara variante sul tema. Quindi ben venga la Birra Pinocchio che sicuramente vedrà l’interesse non solo degli amanti della bevanda, ma anche dei numerosi collezionisti del mondo Pinocchiesco".

Cosa ne avrebbe pensato il Collodi? "Sicuramente bevitore e amante del buon vino, oltre che delle donne e buona forchetta, ma per quanto riguarda la birra, già prodotto di largo consumo nella città del tardo Ottocento, non abbiamo notizie. - conclude - Forse prediligeva il rosso Rufina alla sbiadita birra che producevano gli svizzeri e i polacchi che avevano messo radici a Firenze".

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