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Cronaca

Casa, boom di pignoramenti da parte delle banche: +100%

Il caso di Mario, 60enne, che ha 'regalato' alla banca 50 rate di mutuo: "Ho comprato casa a 190mila euro, me l'hanno venduta all'asta a 108mila"

Aumentano in maniera drammatica i pignoramenti degli appartamenti di chi non riesce più a pagare il mutuo. Case rivendute a prezzi stracciati alle aste giudiziarie, per ripagare le banche creditrici.

Se nel 2015 in Toscana hanno avuto questa sorte 12mila170 abitazioni, il loro numero è salito a 17mila45 nel 2016 (+40%). Va molto peggio nella provincia di Firenze: le case pignorate e messe all'asta sono passate dalle 1.389 del 2015 alle 2.744 dell'anno successivo. In pratica, sono quasi raddoppiate.

Cgil, Sunia Firenze e Federconsumatori Toscana additano molte colpe di questa impennata al decreto 'Salva Banche', introdotto dal governo Renzi e in vigore dal giugno scorso. “Ora il pignoramento è molto più rapido e di fatto viene meno la volontà di rinegoziazione del mutuo da parte delle banche. Se prima per arrivare all'esproprio ci volevano anche 2 anni, adesso in pochi mesi intere famiglie si ritrovano sulla strada”, spiega Laura Grandi (Sunia).

Un caso simile è successo a 'Mario' (il nome è di fantasia), 60enne. “Ero titolare di un ristorante in in zona Santa Croce, ho chiuso nel 2010 dopo anni di crisi e non ho più potuto pagare le rate mensili del mutuo da 1.200 euro”, spiega l'uomo, che, assieme ai tre figli, negli ultimi anni ha campato con lo stipendio della moglie: 750 euro al mese come impiegata a 25 ore la settimana in una ditta di pulizie.

A novembre scorso alla famiglia è stato detto che la casa, pignorata, era stata venduta all'asta. “Da quel momento ci hanno concesso solo tre mesi, il 25 gennaio mi sono ritrovato i carabinieri in casa, ho dovuto consegnare le chiavi e andarmene. Inizialmente ci ha ospitato un'amica di mia moglie, ora siamo in un appartamentino in affitto a Vingone, Scandicci”, prosegue l'uomo, che da poco ha trovato un nuovo lavoro in un ristorante del centro di Firenze.

Assieme alla moglie aveva comprato casa nel 2006 per 190mila euro: è stata rivenduta all'asta a 108mila euro per ripagare la banca creditrice. “E' evidente che operazioni del genere sono di carattere speculativo. Chi ha soldi può comprare case a prezzi molto al di sotto del loro valore e rivenderle poi dopo solo due anni ad un prezzo doppio”, sottolineano Fulvio Farnesi (Federconsumatori) e Paola Galgani, che, da segretaria di Cgil Firenze, chiede al Comune di costituire un' 'agenzia sociale per la casa': “Da destinare a chi non può avere alloggi popolari ma non può pagare un affitto di mercato, come esiste a Milano”.

“La gran parte delle case che finiscono all'asta hanno un valore sotto i 100mila euro, non certo di pregio. Il 'Salva banche' favorisce il pignoramento, di fatto è una legge che agevola la speculazione”, concludono Grandi, Galgani e Farnesi. La famiglia di 'Mario', prima che perdesse il lavoro, ha pagato oltre 50 rate di mutuo: “Tutti soldi buttati, non avrò indietro nemmeno un euro”.

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