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Cronaca Pitti / Piazza Santo Spirito

Piazza Santo Spirito, Rufilli (Pd): "No alla cancellata, non è la soluzione"

Il consigliere comunale dei dem: "Basta con l'inciviltà di alcuni ma il problema non si risolve con una barriera"

La cancellata per chiudere le scalinate e il sagrato della basilica di piazza Santo Spirito non è la soluzione per risolvere i problemi di 'degrado' denunciati incessantemente da tempo da molti residenti del quartiere (spaccio, rifiuti abbandonati, persone che urinano sulle pareti più riparate della chiesa, schiamazzi).

E' l'opinione espressa ieri sera, ospite a Monitor su La7, dal consigliere comunale del Pd Mirco Rufilli, residente proprio nel quartiere di San Frediano.

"Il tema è molto complesso. C’è il tema dell’inciviltà che è davvero pesante in alcune zone e che anche in Santo Spirito emerge con prepotenza. Troppe volte alcuni cittadini si sentono in diritto di vivere i nostri spazi pubblici in maniera a dir poco imbarazzante, e così anche in Santo Spirito accadono avvenimenti davvero pesanti e su questo bisogna essere netti: basta!", scrive questa mattina su Facebook il consigliere.

Che però, sulla cancellata, chiesta, oltre che dal Coordinamento dei residenti, anche da Lega e Fratelli d'Italia, ha le idee chiare.

"La soluzione non può essere una cancellata. Non solo, non risolverebbe il problema di alcol, schiamazzi e comportamenti incivili, ma alzerebbe un ulteriore barriera anche fisica, allontanando soltanto dal nostro sguardo il disagio che esiste. Vorrebbe dire separare definitivamente la basilica di Santo Spirito dal resto del rione, che è sempre stato caratterizzato dalla grande apertura, accoglienza, tolleranza e comprensione nei confronti degli ultimi", che chiede anche di non generalizzare ("non facciamo passare tutti i giovani indistintamente come facinorosi, ubriachi, molestatori e sfasciatori di qualsiasi cosa") e di "comprendere" il disagio giovanile che emerge con sempre più forza dopo un anno di pandemia e chiusure forzate.

"Le soluzioni possono essere tante e tutti insieme, intorno ad un tavolo, possiamo trovarle. Al netto del momento di pandemia credo che le soluzioni possono essere delocalizzare il divertimento andando ad aprire spazi dove i giovani possano ritrovarsi, utilizzare gli spazi pubblici con presìdi di cultura ed eventi dedicati ai giovani, sensibilizzando allo stesso momento con forza il rispetto delle regole di buon senso civico da parte di tutti; intensificare la presenza delle forze dell’ordine soprattutto nelle ore notturne per evitare il disturbo della quiete pubblica e poi multe vere a chi non rispetta o deturpa le opere d’arte o i luoghi sacri come è la basilica di Santo Spirito. Il tema del disagio giovanile c’è da quando sono bambino, in santo Spirito negli anni ’80, quando giocavamo a pallone, le mamme ci vietavano di mettere le mani nelle siepi per le tante siringhe che c’erano ma allo stesso tempo c’erano già alcuni residenti che si lamentavano di noi bambini che giocavamo a pallone.Stiamo vicini ai nostri ragazzi, andiamo a capire qual è il loro disagio ed insieme facciamo rispettare le regole, solo così - conclude il consigliere dem -, potremo goderci davvero tutti insieme le nostre belle piazze fiorentine".

La questione non finirà sicuramente qui.

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