rotate-mobile
Cronaca

Piazza Repubblica: "Vita da social", la polizia postale incontra gli studenti

Aula didattica multimediale in piazza, per parlare dei pericoli di internet. La Polizia Postale: "Preoccupa il cyber bullismo, l'adescamento on line e la pedopornografia"

Torna la campagna itinerante 'Una Vita Da Social', sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e dei pericoli della rete. L’iniziativa, giunta alla terza edizione e partita da Napoli il 28 settembre 2015 alla presenza del Presidente della Repubblica, toccherà diverse città italiane, per concludersi a Roma a fine aprile.

Domani, mercoledì 20 gennaio, per la tappa fiorentina, in piazza della Repubblica gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, a bordo di un truck allestito ad aula didattica multimediale, incontreranno studenti, genitori, insegnanti e la cittadinanza per affrontare le tematiche relative alla sicurezza online.

In Toscana il truck farà poi tappa a Prato il 21 gennaio e a Lucca il 22. La finalità dell’iniziativa è prevenire ed evitare episodi  legati al dilagante fenomeno del "cyber bullismo" e all’uso distorto delle nuove tecnologie come i social network.

"La campagna non è un evento a se stante, rappresenta un contenitore progettuale formativo ed informativo, fulcro delle attività di prevenzione sui rischi e i pericoli del web, in particolare l’adescamento on line di minori e la pedopornografia", spiega Elena Pompò, dirigente della Polizia Postale di Firenze, che sottolinea la drammatica crescita dell'adescamento e il pericolo della produzione, diffusione e commercializzazione online di materiale pedopornografico.

Nel corso delle due edizioni precedenti di 'Una Vita da Social' sono stati incontrati oltre 1 milione di studenti, 150mila studenti nelle piazze e 800mila nelle scuole, 25mila genitori, 10mila insegnanti. Oltre 130 le città raggiunte dall’aula didattica mobile. La pagina Facebook ha avuto oltre 3 milioni di visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.

L’evento, realizzato da Polizia di Stato e Ministero dell’Istruzione, è co-finanziato dalla Commissione Europea, che lo ha riconosciuto come una delle migliori "best practices" in Europa. Il progetto è rivolto soprattutto a sensibilizzare giovani e giovanissimi sui pericoli, non solo virtuali, della rete.

"I social network sono diventati i principali mezzi di comunicazione e ciò rende sempre più necessaria un’idonea e specifica azione di responsabilità collettiva per la tutela dei minori da parte di Istituzioni, genitori e insegnanti - sottolinea Raffaele Micillo, questore di Firenze -. Non basta parlare di legalità: bisogna educare con regole e principi. In tale contesto 'formare' assume il significato di 'prevenire' ".

Vita da Social

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piazza Repubblica: "Vita da social", la polizia postale incontra gli studenti

FirenzeToday è in caricamento