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Cronaca Centro Storico / Piazza delle Pallottole

Le curiosità di piazza delle Pallottole

Una piazza raccontata da quattro singolari curiosità

C'è la piazza di Santa Croce dove si giocava a calcio e poi c’è la piazza delle pallottole dove, no non si giocava a spararsi, ma a “bocce”.

Era l’unico spazio in cui si potesse praticare il “gioco delle pallottole” in quanto gli Otto di Balia avevano affisso in molti luoghi delle targhette in cui era vietato giocare vicino ai luoghi sacri.

Un tempo la piazza era più grande, fu diminuita di grandezza quando venne allargata piazza del Duomo nell'Ottocento, tagliando una fetta di edifici attorno al fianco della cattedrale soprattutto sul lato sud, dove questa si trova.

In questa piazza si consumò un delitto d’onore: era il 1528, l’aguzzino era Leone Strozzi e la vittima Giuliano Salviati, grande amico del duca Alessandro de' Medici. Salviati aveva incontrato, fuori di Porta San Miniato, Luigia Strozzi, che tornava dal Perdono del Monte alle Croci e le aveva fatto proposte oscene. Leone, fratello di Luisa, scoperto il misfatto andò alla ricerca del Salviati e quando lo trovò, lì nella piazza, lo uccise accoltellandolo.

In piazza delle Pallottole esiste ancora oggi una "rotonda" dove gli scalpellini creavano le sculture per la decorazione esterna di Santa Maria del Fiore e degli altri edifici di Piazza Duomo: oggi l’attività (manutenzione e creazione di copie scultoree) è svolta nella vicina bottega dell'Opera del Duomo.

Su un balcone della piazza cresceva da tempo immemore uno straordinario esemplare di vite. La pianta morì nel 2005 e dal 2010 in suo ricordo è stata posta una targa, il tronco è ancora visibile fuoriesce da una rientranza della parete.

Qui si trovava anche il "masso di Dante".

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