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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Piazza della Libertà

3 cose che forse non sai su Piazza della Libertà

Inconfondibile per via dell'imponente Arco di Trionfo, Piazza della Libertà segna il punto più a nord del centro storico fiorentino. Ti raccontiamo alcune curiosità su questa famosa piazza cittadina

Una piazza dai molti nomi
La sua prima denominazione fu quella di Piazza San Gallo, testimoniata dall’omonima Porta che si trova ancora oggi dirimpetto all'Arco di Trionfo. Come riportato in un’iscrizione, la Porta risale addirittura al 1285, quando venne edificata per volere del Capitano di parte Guelfa Rolandino da Canossa, collocandola così nell'ultima cerchia muraria di Firenze. 

L’antico nome della piazza era legato a quello di un complesso religioso collocato al di fuori delle mura, precisamente nell’attuale zona del Parterre, dove sorgevano una chiesa ed un convento (con tanto di ospedale) dedicati appunto a San Gallo, poi distrutti nel 1529 per fare terra bruciata agli assedianti dell'esercito dell’imperatore Carlo V.

Verso la fine dell’800 il nome venne cambiato in quello risorgimentale di Piazza Cavour, mentre durante la dittatura fascista assunse nel 1930 quello di Piazza Ciano, infine a partire dal 1945, per celebrare l’avvenuta liberazione dal nazifascismo, prese quello di Piazza della Libertà che porta ancora oggi. 

L’Arco di Trionfo
L’elegante Arco che possiamo osservare ancora oggi venne costruito tra il 1737 ed il 1739 in onore di Francesco Stefano di Lorena, marito di Maria Teresa d’Austria, figlia dell’Imperatore Carlo IV, poi divenuto Granduca di Toscana, il primo della dinastia lorenese, per poi essere eletto Sacro Romano Imperatore col nome di Francesco I nel 1745.

Accompagnato dalla moglie, Francesco Stefano entrò a Firenze nel gennaio del 1739, passando proprio attraverso l’Arco appositamente costruito, che da allora viene indicato come l’Arco dei Lorena. Progettato dell’architetto francese Giadod, l’Arco dei Lorena è sopravvissuto alle diverse trasformazioni urbanistiche della zona, una sorte condivisa dalla stessa Porta di San Gallo.

Simbolo di Firenze Capitale
Molteplici sono state le modifiche subite da questa zona nel corso dei secoli. Nello specifico, la piazza venne definita nella sua attuale configurazione dall’architetto Giovanni Poggi, incaricato di attuare il famoso piano di rinnovamento della città nel periodo di Firenze Capitale (1865-1871).

Concepita sia come luogo di passeggio e svago, per via dei numerosi portici presenti, la piazza divenne un importante snodo funzionale al sistema dei viali di circonvallazione. Al centro si trova inoltre un giardino a cura di Giacomo Roster, autore del celebre Tepidarium dell'Orticoltura, mentre posto al centro del laghetto vi è un gruppo bronzeo rapprentante Apollo e Dafne, realizzato da  Marcello Tommasi nel 1983. 

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