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Venerdì, 19 Aprile 2024
Le proposte

Piano tavolini, non ci saranno proroghe: il Comune pensa ad un piano da aprile ad ottobre

L'intento è quello di ridurre numero dei tavoini e disagi, probabilmente stop al suolo pubblico gratuito

Molto probabilmente non ci saranno proroghe al piano tavolini di Firenze. Il Comune è orientato a chiudere l'esperienza l'ultimo giorno dell'anno. La proposta di Fratelli d'Italia, allungare la misura fino al prossimo 16 gennaio così da comprendere le festività natalizie e Pitti Uomo, non entusiasma Palazzo Vecchio.

Il dato emerge al termine di una lunga giornata, in cui ieri l'assessore al Commercio e alle Attività produttive, Federico Gianassi, ha incontrato prima le associazioni di categoria e poi il coordinamento dei comitati residenti.

A quanto riporta l'Agenzia Dire, l'orizzonte dell'amministrazione è quindi quello di proporre un nuovo piano: un progetto complessivo per il 2022, valido da aprile a ottobre (cioè nei mesi in cui le temperature sono più compatibili con l'uso all'aperto dello spazio pubblico), come dovrebbero illustrare assessore e sindaco Dario Nardella dopo il passaggio in giunta, nelle prossime settimane. Da vedere cosa succederà nei mesi di gennaio, febbraio e marzo.

Il dispositivo, inoltre, si dovrebbe strutturare su un doppio binario. Uno dedicato al centro, l'altro pensato per le aree fuori dal centro.

Il primo, in centro, si profila più restrittivo: la maggiore concentrazione di locali e un uso eccessivo del suolo pubblico, può togliere troppo spazio alla residenza, è la tesi del Comune. Inoltre, in alcune zone dell'area Unesco si sono verificate le maggiori violazioni. Si pensa a ridurre il numero di spazio concesso (per esempio un solo posto auto invece che due), lasciare più spazio di passaggio sui marciapiedi per i pedoni (un metro e mezzo invece che uno) e a concedere la concessione dei tavolini all'aperto (peraltro dovrebbe finire la concessione di suolo pubblico gratuita come accaduto finora) solo alle attività di somministrazione.

Le restrizioni per i quartieri sarebbero invece più blande, visto che il piano tavolini ha dato un impulso alla socialità e all'economia in zone più periferiche. Infine, il capitolo sanzioni, che saranno graduate proporzionalmente alla gravità della violazione. In questo senso l'obiettivo dovrebbe essere quello una reazione più robusta contro quelle attività che sistemano abusivamente e senza permesso sedie e tavolini.

I rappresentanti delle categorie economiche invece più volte in passato avevano chiesto al comune di confermare le agevolazioni, anche considerando il periodo di pandemia con le sue ricadute economiche e le difficoltà di stare nei luoghi chiusi (Fonte Agenzia Dire).

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