Taxi, più posti a Peretola: la vittoria dei tassisti dopo lo stop al servizio

Ai tassisti fiorentini sono bastate poco più di 24 ore per piegare la resistenza di Toscana Aeroporti, la società che gestisce l'aeroporto di Firenze (e di Pisa). Tra mercoledì scorso e ieri le auto bianche avevano interrotto il servizio taxi dall'aeroporto verso il centro e viceversa (garantendo il servizio solo per le 'categorie a rischio', disabili e anziani).

La protesta, come raccontato ieri, si scagliava contro alcune multe da 102 euro ricevute nei pressi per parcheggio di Peretola dai tassisti per divieto di sosta. “Abbiamo solo 18 posti riservati, non sono sufficienti, siamo costretti a sostare in divieto”, la spiegazione delle tre sigle che avevano indetto la protesta (Uritaxi, Cgil e Sitafi).

Ma i tassisti non si sono limitati ad interrompere il servizio. Alcuni di loro, con appariscente pettorina fosforescente e l'ironica scritta 'welcome to Florence', aspettavano i passeggeri fuori dell'aeroporto, presso la lunga coda createsi proprio in attesa di un'auto bianca. Da lì gli indicavano la navetta bus: “Prendete quella, i taxi non ci sono”.

Non certo una bella immagine per chi arriva a Firenze. Così ieri sera Toscana Aeroporti ha ceduto. “Dalla prossima settimana i posti per i taxi saranno 32, con un aumento del 75% rispetto ai 18 attuali - ha annunciato ieri sera la società -. Rinunciamo così a dei parcheggi attualmente destinati ai passeggeri e a un reddito certo”.

La società guidata da Marco Carrai ha anche annunciato che nei prossimi 2 mesi prenderà il via un programma per “ridefinire tutte le aree di parcheggio di breve e lungo periodo e identificare una viabilità interna che consenta l’individuazione di ulteriori spazi per taxi e rent-a-car (auto a noleggio). Verificheremo anche la possibilità di una sosta in un’area esterna al parcheggio aeroportuale per rispondere ai picchi di domanda dei taxi in aeroporto”.