rotate-mobile
Cronaca

Valdarno, altra 'mattinata nera' per i pendolari: "Così non si può andare avanti"

Ancora disagi sulla tratta ferroviaria Arezzo-Firenze. Lega Toscana e Toscana Domani: "Regione dia risposte"

Un altro inizio di settimana da dimenticare per i pendolari valdarnesi e non solo, che sin dalla prima mattina hanno denunciato sui social ritardi e cancellazioni parziali dei treni. Specialmente sulla tratta Arezzo-Firenze, piena di studenti e lavoratori. I pendolari hanno lamentato anche comunicazioni scarse e tardive.

Lo sfogo sui social

Sulla pagina Facebook del gruppo Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, molto seguito e ben aggiornato, ad esempio, una utente scrive: “Il mio lunedì e quello di molti di voi inizia con il veleno”. Sulle comunicazioni ai tabelloni, “le versioni sono cambiate nel corso della mattinata. Dal prolungamento dei lavori sulla linea al guasto agli impianti nella stazione di Figline. Morale? Per arrivare ad Arezzo abbiamo dovuto usare l’auto!”. E un'altra utente: “Stamani il solito delirio… e l’annuncio misterioso… treni in ritardo per… e clic, la vocina si interrompe lasciando la suspense”. Ancora: “Stamani ritardi e pessima comunicazione che oltretutto impedisce agli utenti di decidere se scendere o aspettare. Un disservizio allucinante”.

Un altro pendolare testimonia così la sua odissea: “Venerdì mattina il treno aveva circa 20 minuti di ritardo, io ho perso due coincidenze a SMN e mi è stato risposto che non era colpa di Trenitalia perché c’era un guasto sulla linea (?). Questa mattina, il treno aveva ben 25 minuti di ritardo. Sono dovuta andare al lavoro in macchina per non arrivare tardi per due giorni di fila, visto che era successo anche venerdì. Morale della favola, mi sparo 100 km tra andata e ritorno, pagando benzina e casello, ma il 31 ottobre avevo pagato l’abbonamento e l’ho pagato anche caro. Cosa possiamo fare? Di pagare l’abbonamento e la benzina, mi sono rotta. Non riescono a garantire un servizio minimo come questo, ma si fanno pagare e bene”.

E ancora: “Stamattina mio figlio alle h. 10.00 ha il parziale di statistica, per non rischiare di arrivare in ritardo ha optato per prendere il treno prima delle 08.10 da Rignano, pensando di poter contenere qualche ritardo ormai cronico di Trenitalia. Ma la realtà ormai supera qualsiasi possibile soluzione preventiva che possiamo trovare per tappare quei buchi di disservizio che ci attanagliano l’esistenza, infatti il treno ha ben 49 minuti di ritardo e continua a maturarne durante il tragitto… Probabilmente arriverà in ritardo se arriverà… Mi sembra una cosa gravissima.. secondo me dobbiamo iniziare a manifestare fisicamente il nostro dissenso non è più possibile scrivere a Regione e customer care… adesso basta”.

Commenti amari anche sul servizio di customer care: “Sono tre mesi che scientificamente segnalo ogni disservizio. Risultato zero. Neppure una risposta alle decine di mail, né un miglioramento del servizio né una posizione decisa della Regione”.

Richiesta di chiarimenti in Consiglio Regionale

Sulla questione è intervenuta la presidente del gruppo consiliare Toscana Domani, Elisa Tozzi, annunciando che presenterà una serie di interrogazioni all'assessore regionale ai trasporti. “Non si può andare avanti con questi macroscopici disservizi sulla linea valdarnese e sulle altre linee ferroviarie con utenza pendolare, né più a lungo tollerare che quanti si rivolgono al customer care per segnalare le criticità, non ricevano risposta o ne ricevano di evasive. La Regione Toscana - ha dichiarato la consigliera - non può più esimersi dal dirci cosa intenda fare con Trenitalia, sempre che intenda reagire e fare qualcosa per i propri cittadini”.

“Ad esempio, vorrei sapere quando arrivano i nuovi treni previsti dal contratto di servizio. E poi: che fine ha fatto il progetto di raddoppio della Direttissima tra Rovezzano e il Valdarno? Cosa aspetta la Regione a sollecitare Trenitalia al ricalcolo dell'indice di affidabilità dei treni e quindi a una diversa concessione dei bonus ritardi? Quante e quali penalità e sanzioni sono state irrorate a Trenitalia per i disservizi relativi ai ritardi riferiti all'anno 2021 e al primo semestre 2022? Infine - ha concluso Tozzi - perché non coinvolgere anche rappresentanti dei comitati pendolari ai tavoli tecnici regionali con Trenitalia?” 

Preoccupazione e indignazione anche da parte della Lega Toscana, col vicepresidente del Consiglio Regionale Marco Casucci che tuona: “La situazione delle linee ferroviarie e dei convogli sulla tratta aretina era ed è rimasta disastrosa. Anche stamani si sono verificati ritardi o cancellazioni dei treni più affollati dai pendolari aretini e valdarnesi, senza che ci fosse, tra l’altro, un’adeguata comunicazione".

“Non è più tollerabile - prosegue il vicepresidente Casucci - che lavoratori e studenti, i quali pagano pure abbonamenti salati, invece di essere agevolati nei quotidiani spostamenti ferroviari siano penalizzati dai continui disagi e disservizi nel trasporto che, indirettamente, finiscono, poi, con il ripercuotersi anche sull’attività da loro svolta. Abbiamo denunciato più volte questa situazione affiancandoci spesso al Comitato Pendolari Valdarno nelle ripetute lamentele che sono state puntualmente ignorate da chi dovrebbe, viceversa, intervenire. I pendolari hanno diritto a convogli decorosi e puntuali; è una questione di rispetto. La situazione non può più essere minimizzata.”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Valdarno, altra 'mattinata nera' per i pendolari: "Così non si può andare avanti"

FirenzeToday è in caricamento