Valdarno, i pendolari scrivono ancora alla Regione: "Ti dimentichi di noi?"

Dopo quattro mesi di attesa il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima scrive di nuovo agli uffici dell'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, per avere risposte su orari "inidonei", mancate coincidenze, affollamenti, che si verificano sulla tratta Firenze-Valdarno.

"Siamo ancora in attesa di un riscontro alla nostra richiesta del 17 giugno e successivo sollecito del 5 agosto sulla 'correzione' di orari di alcuni treni, con modifiche minime ma significative per i pendolari. Non vorremmo che la Regione si fosse dimenticata di noi e che col nuovo orario di dicembre non cambiasse nulla", scrive Maurizio Da Re, portavoce del comitato.

I pendolari chiedono l'inversione di orario e relativa precedenza di pochi minuti fra due treni (11803 e 11805) alla stazione di Figline, il posticipo della partenza iniziale di circa 4 minuti del treno 11801 con il ripristino del vecchio orario, la coincidenza a Campo di Marte del treno 6556 con lo spostamento e posticipo della partenza di 2-3 minuti, l'arrivo dal Valdarno a Firenze SMN di un treno almeno 15 minuti prima delle ore 7:00 per garantire l'entrata al lavoro di molti pendolari valdarnesi, portare il Vivalto 6604 da 7 a 8 carrozze per ridurre l'affollamento degli studenti universitari nella tratta S.Giovanni Valdarno-Rifredi.

"Pensavamo che in un paio di mesi gli uffici competenti di Regione e Trenitalia fossero in grado di rispondere, visto che si tratta di modifiche minime, ma ancora niente", prosegue Da Re. Nella nuova lettera il portavoce dei pendolari ricorda i solleciti dei mesi scorsi e ribadisce le richieste. "Pensavamo che le modifche chieste potessero entrare in vigore già a settembre, speriamo almeno - conclude Da Re -, che siano recepite nel nuovo orario di dicembre"