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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Treni, i pendolari scrivono una lettera all'assessore regionale Ceccobao

I comitati dei pendolari della Valdichiana e Arezzo scrivono una lettera aperta all'assessore alla Infrastrutture della Regione Toscana Luca Ceccobao

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

I comitati dei pendolari della Valdichiana e Arezzo scrivono una lettera aperta all'assessore alla Infrastrutture della Regione Toscana Luca Ceccobao:

Gentile Assessore,

La ringraziamo per il lavoro che sta portando avanti in questa difficile situazione economica che il nostro Paese attraversa. La ringraziamo anche per la risposta al nostro ultimo comunicato inviato agli amministratori locali e ai media. Nonostante questa difficile situazione, come Comitati dei pendolari, siamo delusi dall'incontro dello scorso 30 maggio. Non abbiamo alcuna intenzione di fare polemiche. Ci interessa invece trovare le soluzioni ai problemi.

Infatti, nella pratica, sui treni che quotidianamente utilizziamo per andare al lavoro, o all'Università, continuano ad esserci porte non funzionanti; l'aria condizionata d'estate e il riscaldamento d'inverno funzionano male o non funzionano affatto; continuano i ritardi, (ultimo di questi: 4 giugno 2012 il R 3165 Firenze-Foligno delle 18.12 con 35 minuti di ritardo). Continuano ad esserci, cancellazioni dei convogli, toilettes non funzionanti e porte rotte. Su quest'ultimo problema, su alcune tratte, Trenitalia ha "risolto" con un annuncio nel quale avvisa che le porte sono bloccate, cosa che ovviamente non le fa aprire in caso di emergenza. É sempre più difficile giustificare, sul posto di lavoro, l'arrivo oltre l'orario consentito per un treno soppresso o in ritardo.

Continua il sovraffollamento, creando problemi di sicurezza, su alcune delle tratte delle ore di punta. E su questo tema vorremmo aprire una parentesi.

Come Lei saprà, secondo l'art.12 del DPR 753/80, "L'orario e la composizione dei treni nonché l'orario o il numero delle corse degli altri mezzi di trasporto sono stabiliti in relazione alle esigenze del traffico in modo che il servizio sia adeguato alla normale affluenza di viaggiatori e alla richiesta di trasporto delle merci, tenuto conto delle caratteristiche tecniche degli impianti, del materiale mobile e delle necessità dell'esercizio con particolare riguardo alla sicurezza. Inoltre, le aziende esercenti adotteranno tutte le possibili misure per fronteggiare le maggiori esigenze del traffico in determinati periodi o in eccezionali circostanze".

Ciò significa esporre i soggetti responsabili dell'organizzazione del servizio ferroviario a gravi responsabilità giuridiche qualora la norma risulti violata, come quando nei vagoni sono normalmente presenti passeggeri in numero superiore al certificato di omologazione.

Altro problema, secondo noi, sono i "treni inutili". Uno di questi è il R 11998 Chiusi-Arezzo. Svolge una funzione che potrebbe fare in 4 (quattro) minuti il RV 3168 facendo salire i pendolari nelle stazioni di Terontola, Camucia e Castiglion Fiorentino, come succedeva prima dell'introduzione dell'11998. Cosa che abbiamo denunciato diverse volte attraverso i media, e che penalizza i pendolari della Valdichiana.

Questo non significa che non apprezziamo ciò che sta facendo il Suo Assessorato come l'incremento di 250 posti a sedere in più o il declassamento della prima classe in alcuni convogli, oppure il servizio di pulizia durante il viaggio. Come apprezziamo la conferma che da parte della Regione Toscana non è previsto alcun aumento della tariffa ferroviaria e che è già aperto un tavolo di lavoro con RFI che ci rassicuri contro le interferenze dell'alta velocità nazionale con il traffico pendolare toscano.

Sappiamo però che la Regione, e il Suo Assessorato, sono la nostra interfaccia con Trenitalia che continua a trattare i pendolari come viaggiatori di serie B, privilegiando l'Alta velocità (5% della clientela ferroviaria). Questo si nota anche dalle cose che sembrano insignificanti. Le risulta per esempio che sui vagoni ci sia ben visibile il numero verde della Regione Toscana (800 570530) per la segnalazione dei disservizi e per i reclami? In alcune carrozze poi è stato fatto il restyling sui sedili luridi che cascano letteralmente a pezzi (RV 2304 del 5 giugno 2012).

La pregheremmo inoltre di dedicare attenzione al problema delle "mancate coincidenze", alcune modifiche permetterebbero di migliorare la vita dei pendolari con soluzioni relativamente semplici:

- Con il RV 3168 in partenza da Arezzo alle 7.07 si perdono puntualmente le coincidenze con l'Eurostar che da Firenze SMN va a Milano;
- Con l'IC 580 in partenza da Arezzo alle 7.32 si perdono puntualmente le coincidenze con i due regionali delle 8.10 per Rifredi.
- Con il R 11993 in partenza da Firenze SMN alle 17.55, a Firenze CM si perdono frequentemente le coincidenze con l'IC 589 delle 18.06 per Arezzo.

Fiduciosi nella Sua capacità di risolvere questi problemi La ringraziamo per la sua attenzione.


 

 

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