rotate-mobile
Cronaca

Ferrovie, con i tagli colpo mortale ai pendolari di Mugello e Valdarno

La situazione si fa sempre più critica per il trasporto ferroviario regionale. Mugello e Valdarno le zone più penalizzate. E con i tagli previsti per gennaio 2011 sfumano le speranze di miglioramento per i pendolari

Una situazione a dir poco critica quella che investe il settore del trasporto ferroviario regionale. Ritardi delle linee, avvisi errati sui tabelloni, sovraffollamento delle carrozze e climatizzazione parziale sono i disagi rilevati a più riprese dai pendolari delle zone del Mugello e di Valdarno. La linea Faentina che collega Firenze a Faenza via Borgo San Lorenzo, riaperta nel 1999, ma ancora in attesa degli interventi di elettrificazione, si è conquistata lo scorso giugno il primato negativo di peggior tracciato ferroviario dell'intera regione nella classifica stilata da Trenitalia sulla base dell' indice di disservizio, calcolato sull'accumulo di ritardi e soppressioni.

Nelle stesse condizioni i convogli regionali che attraversano il Valdarno: vecchie carrozze con finestrini traballanti ai limiti della sicurezza, spesso insufficienti ad accogliere il continuo afflusso di passeggieri, continuano a circolare senza riuscire a garantire ai consumatori un duraturo e accettabile standard di qualità. Da oltre un anno il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima si rivolge alla Regione Toscana per il miglioramento di un servizio attualmente penalizzante per i viaggiatori del Valdarno. Sul piatto, oltre alla puntualità delle linee e alle condizioni igieniche delle carrozze, la richiesta di treni nuovi in aggiunta, e non in sostituzione, di quelli vecchi, che siano in grado quantomeno di assicurare ai consumatori il viaggio comodamente seduti. Alla situazione critica attuale si aggiunge un quadro futuro che certo non è dei più rosei: per il 2011 sono infatti previsti tagli per 200 milioni di euro al fondo regionale del trasporto pubblico locale, ferrovie comprese.

Che fine faranno gli acquisti dei Vivalto e dei Minuetto diesel che, nei prossimi 6 anni, avrebbero dovuto sostituire parte dei vecchi convogli ormai da rottamare? Verranno soppresse delle corse? Per coprire i tagli aumenterà il prezzo del biglietto? Al momento non è dato sapere niente sul destino dei trasporti regionali. “I pendolari sono molto preoccupati” dichiara Paolo Omoboni, presidente del Comitato Pendolari Mugello “nel momento in cui verrano tagliati i pullman Sita e Cap i passeggeri dei treni aumenteranno ancora di più e ci sarà il panico” e aggiunge “senza investimenti su nuovo materiale rotabile saremo costretti a viaggiare ancora su carrozze da archivio storico”.

I vagoni incriminati infatti fanno parte di quel reparto diesel che ancora attende gli interventi di elettrificazione, previsti nel 1995 dalle Opere Alta Velocità ma mai attuati. A riprova delle pessime condizioni di viaggio che talvolta i pendolari sono costretti a sopportare, un'immagine dello scorso inverno: passeggeri sulle carrozze della linea Faentina con l'ombrello aperto. E non pioveva dai finestrini ma dal tetto. “Mi trovavo proprio su quel convoglio e viaggiare in quelle condizioni è stato il fattore scatenante che ha acceso la protesta” ha continuato Omoboni “siamo sì contenti per la riapertura della Faentina, ma non è giusto che si debba usufruire di un servizio di terza classe con impianti di climatizzazione il più delle volte non funzioantni e che, peraltro, non sono neanche accessabili ai disabili. Siamo nel 2010 e viaggiamo su treni in stile Unione Sovietica. È l'ora che le istituzioni ci diano delle risposte”.

Gli interrogativi provengono da più fronti. L'assessore ai trasporti della Regione Toscana Luca Ceccobao si è rivolto con una lettera a Trenitalia richiedendo un rapido intervento dell'azienda onde evitare che si ripetano ulteriori casi di sovraffollamento e facendo esplicito riferimento alle proteste di ieri in merito al ritardo del treno R11978, da Borgo San Lorenzo a Firenze via Pontassieve. A causa della rottura del locomotore i viaggiatori sono stati costretti ad una sosta obbligata lungo la linea senza poter usufruire di mezzi alternativi.  “Mi auguro fortemente che casi simili non debbano ripetersi” ha dichiarato l'assessore all'agenzia Adnkronos ”In ogni caso – ha aggiunto - ho chiesto un incontro urgente a Trenitalia per una valutazione diretta e un confronto sui disagi che ci sono stati segnalati in quest'ultimo periodo”.

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ferrovie, con i tagli colpo mortale ai pendolari di Mugello e Valdarno

FirenzeToday è in caricamento